Paola Mancinelli – Pura forma con limite
La mostra – che apre il ciclo L’immaginario della scrittura, a cura di Lorenzo Madaro – propone una selezione ragionata di opere recenti di Paola Mancinelli (Taranto, 1974), artista visiva e poetessa, installate negli spazi di Area Domus a stretto contatto con arredi e oggetti di design nel grande loft di Martina Franca.
Comunicato stampa
La mostra – che apre il ciclo L’immaginario della scrittura, a cura di Lorenzo Madaro – propone una selezione ragionata di opere recenti di Paola Mancinelli (Taranto, 1974), artista visiva e poetessa, installate negli spazi di Area Domus a stretto contatto con arredi e oggetti di design nel grande loft di Martina Franca.
Il progetto espositivo, frutto di una lunga genesi, mette in campo collage, installazioni, assemblaggi e tecniche miste in cui Paola Mancinelli ha investigato in maniera sistematica due grandi ambiti che le appartengono da tempo: l’immagine (e le sue trasfigurazioni) e naturalmente la scrittura, attraverso un lavoro lento e approfondito sulle relazioni che li uniscono, ma anche sulle distopie che li caratterizzano nell’orbita di un rapporto simbiotico.
Paola Mancinelli difatti è una viaggiatrice nel mondo dei caratteri tipografici, dei contenuti testuali e delle suggestioni che affiorano dalle fotografie rintracciate in lunghe e ossessive ricerche iconografiche. Il suo è un processo concettuale di appropriazione e spesso di una conseguente metamorfosi delle riproduzioni di opere di artisti da lei osservati e studiati: da Giulio Paolini a Helmut Newton, da Francesca Woodman a Ettore Spalletti. Non si tratta di un ready-made, ma di un processo di consapevolezza capace di mescolare immaginari – compresi quelli della letteratura e del cinema, naturalmente – in un unico flusso che costituisce nuove immagini, nuove interpretazioni e soprattutto nuovi sensi. Come una archeologa delle immagini, entra così in relazione con differenti visioni, individuando peculiarità essenziali in un’anatomia, in uno sguardo, in un dettaglio: affiora così una geografia di spazi aperti della visione, tutta da investigare anche grazie alle didascalie redatte dalla stessa artista, parte integrante del display della mostra: informano, ma soprattutto ci aiutano a entrare con ancor più consapevolezza nella struttura delle singole opere.
Chiude il percorso un’opera concepita su carta da pacco dall’alto tasso tautologico, si chiama Paper, che è la parola dipinta sul fronte con un carattere tipografico essenziale. Saluta idealmente lo spettatore riconducendo la riflessione suggerita dalla mostra al suo grado zero: la scrittura esplicita così, definitivamente, il pensiero che è alla base di tutta la ricerca di Paola Mancinelli, ovvero la comunicazione.
Il progetto Immaginario delle scritture include un ciclo di tre mostre dedicate a Paola Mancinelli, Vittorio Balsebre (Candelo, 1916 – Lecce, 1913) e Fernando De Filippi (Lecce, 1940 – vive e lavora a Milano): i tre artisti, diversi per generazione e approcci metodologici e operativi, hanno riflettuto sulla scrittura e sul rapporto tra immagine e parola. Fino al febbraio 2022, pertanto, Area Domus accoglierà il ciclo di mostre, mentre è in preparazione un catalogo che documenterà tutte le opere dei tre artisti esposte insieme a testi critici e apparati biografici, bibliografici ed espositivi.
Profilo biografico dell’artista
Paola Mancinelli è nata a Taranto nel 1974. Approfondisce gli studi filosofici e teologici, ottenendo il titolo di Magistero in Scienze Religiose. È poeta e artista visuale. Opera nel campo della ricerca e della sperimentazione visiva tra parola e immagine. Ha esposto in mostre personali e collettive. È presente nel volume Sud. Viaggio nella poesia delle donne (Volume secondo), a cura di Bonifacio Vincenti (Macabor Editore, 2020). Ha pubblicato il libro di poesie La resa del grazie, Ladolfi Editore (2019), con la prefazione di Giovanna Rosadini. Suoi inediti sono presenti nelle seguenti antologie poetiche Le biglie fanno rumore, a cura di Lorenzo Mele, Il Visionario Poesia (2020), Transiti Poetici, Vol. XVIII, a cura di Giuseppe Vetromile (2020, Sud. I poeti (Volume sesto), a cura di Bonifacio Vincenti, Macabor Editore (2019), Il corpo, l’eros, Ladolfi Editore (2018), Close up. 0.10 Atti introspettivi di Sara Liuzzi, Gangemi Editore, Collana Contemporanea (2018), Parole Sante, Kurumuny Edizioni (2015). Ha pubblicato il libro d’artista Poesia, tempo presente. La parola e il tempo, Print Me Editore (2014), testo che raccoglie le poesie e i concept della personale svoltasi presso la Biblioteca Provinciale Bernardini di Lecce, a cura di Sara Liuzzi nel 2013. Tra le collettive alle quali ha partecipato si ricorda Dalla A alla Z, Galleria Spazio Contemporaneo Agorà, Palermo (2019); NutriMenti. 18 presenze nell’arte contemporanea, a cura di Sara Liuzzi, Palazzo Pantaleo, Taranto (2016); Collettiva Artisti in luce, a cura di Francesco Sannicandro, Bari, Acmeiexpo Fiera del Levante (2014); Collettiva Acqua, a cura di Lorenzo Madaro, Must – Museo Storico di Lecce (2014). Fa parte della redazione online della rivista Atelier, trimestrale di poesia, letteratura e critica, per la quale cura il progetto di arte e poesia «Visuale sul Novecento».