Paola Pezzi – Non si vende ruso
La mostra di Paola Pezzi per il Museo della Tornitura di Pettenasco sancisce la nuova collaborazione tra il Museo e l’associazione Asilo Bianco di Ameno, che coordinerà per l’anno 2013, insieme al Comune di Pettenasco, un programma di valorizzazione per la sede museale.
Comunicato stampa
Inaugura venerdì 21 giugno alle ore 18 la mostra Non si vende ruso* dell’artista Paola Pezzi al Museo della Tornitura di Pettenasco, sulle rive del Lago d’Orta.
L’occasione sancisce la nuova collaborazione tra il Museo e l’associazione Asilo Bianco di Ameno, che coordinerà per l'anno 2013, insieme al Comune di Pettenasco, un programma di valorizzazione per la sede museale.
Il progetto si propone di realizzare un intervento di riqualificazione degli spazi del museo per consentirne una migliore fruizione sia come luogo legato alla memoria e alle tradizioni, sia come spazio a disposizione della comunità per momenti di incontro ed eventi espositivi legati al territorio. L’obiettivo è riqualificare l’area e renderla più attraente per il pubblico così da accrescere l’utenza museale e offrire un itinerario omogeneo e di facile apprendimento per tutti i tipi di pubblico, andando così a completare in modo sinergico l’offerta turistica di Pettenasco.
L’artista Paola Pezzi con i suoi lavori caratterizza questo primo progetto espositivo, dove l’arte contemporanea e la tradizione locale si fondono in un unico percorso visitabile fino al 22 settembre. Il titolo della mostra* si ricollega a un’antica scritta situata all’interno del museo, dal significato molto pragmatico ”non si vendono gli scarti”.
La scritta nel museo ha subito catturato la mia attenzione – dichiara Paola Pezzi – E’ il luogo stesso che ha dato il titolo alla mostra. Mi è piaciuta la sottile ironia che c’è alla base ed ho trovato entusiasmante poter inserire i miei lavori in un contesto non tradizionale per le mostre d’arte.
Paola Pezzi lavora con materiali diversi, come il feltro e la gommapiuma, andando a creare forme - sculture che ricordano le curve e le venature del legno, dell’acqua, della terra. L’uso di linee sinuose e di materiali “caldi” fa sì che le sue opere possano in qualche modo abbracciare l’ambiente in cui sono inserite. Un incontro-dialogo che si manifesta anche nella collaborazione con artigiani locali per la produzione di alcune opere in legno, realizzate appositamente per la mostra.
Il nostro obiettivo è quello di far vivere la memoria del museo della tornitura con artisti e designer contemporanei – dichiara Enrica Borghi, presidente di Asilo Bianco - che dialogano con gli spazi suggestivi e gli oggetti della collezione. Un museo quindi che diventa un promotore di eventi e di incontri culturali, dove è possibile connettersi liberamente a internet e trovare informazioni turistiche. Agli artisti invitati chiediamo di lavorare sul tema del legno; una tradizione quindi che si mantiene viva attraverso le emozioni e gli elaborati che verranno prodotti. Alla fine di ogni evento espositivo verrà prodotto un piccolo catalogo ed un'opera che andrà ad arricchire il patrimonio culturale del piccolo museo.
Paola Pezzi per questa mostra produrrà una tiratura limitata di opere dedicate appositamente al Museo, che verranno vendute per raccogliere i fondi per la sistemazione delle sale.
In occasione dell’inaugurazione, in collaborazione con Ameno Blues Festival, dalle 19 è previsto il concerto della Improbable Blues Band.
Il Museo dell'Arte e della Tornitura del Legno di Pettenasco ha sede nell'antica torneria posta sulla Roggia Molinara. Dopo un accurato e originale intervento di restauro, offre al pubblico una pregevole mostra di attrezzi, utensili, macchinari ed oggetti provenienti da vecchie "fabbriche" e laboratori artigianali locali. La produzione di oggetti di legno tornito è stata infatti una caratteristica dell'artigianato cusiano fino agli anni Cinquanta e ancora oggi a Pettenasco alcune ditte propongono prodotti che derivano da tale tradizione.
Il museo è parte dell'Ecomuseo del Lago d'Orta e Mottarone.
L’evento è realizzato con il contributo di: Comune di Pettenasco, Fondazione Comunità del Novarese, Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariplo