Paola Risoli – Site motion
L’artista immerge lo spazio nella penombra, interrompendola con pozzi di luce provenienti dall’esterno.
Comunicato stampa
Nel progetto SITEMOTION di Paola Risoli, dedicato agli sguardi del cinema, tutto è fabbricato dal nulla, utilizzando materiali poveri recuperati, e passa dal micro- al macrocosmo per poi essere trasfigurato dalla tecnologia.
L'artista immerge lo spazio nella penombra, interrompendola con pozzi di luce provenienti dall’esterno. Una quindicina di barili riciclati da duecento litri, illuminati da lampade spot, punteggiano il percorso accogliendo ora, al loro interno, altrettante abitazioni costruite con minuzia su scala ridotta. In un gioco di ombre e luci, questi spazi sono caratterizzati da fotografie di volti in primo piano, collocate qua e là, che con gli occhi interrogano i visitatori attirando la loro attenzione: sono gli sguardi dei personaggi dei film di Jean-Luc Godard, Alain Resnais, Pedro Almodóvar, Wim Wenders e Shirin Neshat. L’interno dei bidoni diviene a sua volta soggetto per fotografie di grande formato, quindici in tutto, disposte all’interno della galleria, che contribuiscono a sfumare il confine fra realtà e finzione. Una webcam, posizionata all’interno di ciascun bidone, riprende l’ambiente in tempo reale e lo proietta su scala ingrandita. Un software, creato appositamente, permette di creare un effetto di carrellata interna. Al movimento di carrellata delle webcam si aggiunge quello delle immagini che navigano sui quadri digitali, inserite nello spazio dei barili.
Paola Risoli è regista di un mondo microscopico.