Paolo Brambilla – Capriccio
La pratica artistica multidisciplinare di Paolo Brambilla fa uso di processi speculativi e di permutazioni formali, assumendo o distorcendo diversi format produttivi e riproduttivi, allo scopo di indagare gli infiniti cicli di assimilazione, dispersione e trasformazione del prodotto culturale.
Comunicato stampa
Capriccio
testo in mostra di Niekolaas Johannes Lekkerkerk
La pratica artistica multidisciplinare di Paolo Brambilla fa uso di processi speculativi e di permutazioni formali, assumendo o distorcendo diversi format produttivi e riproduttivi, allo scopo di indagare gli infiniti cicli di assimilazione, dispersione e trasformazione del prodotto culturale.
In occasione della sua prima mostra personale in un museo, Paolo Brambilla presenta un progetto inedito realizzato appositamente per gli spazi del Mef.
In questa circostanza, l’artista considera la categoria stilistica del “capriccio” – un trattamento tematico ricco di trasformazioni e libere associazioni di momenti apparentemente slegati l’uno dall’altro – allo scopo di esplorare come immagini e informazioni storicamente stratificate potrebbero essere spogliate, esteticamente adattate e riapplicate in modo da costituire nuovi arcipelaghi e costellazioni di significati.
Capriccio presenta diversi ambienti totali composti da numerose tipologie di oggetti che spaziano da arredi modulari, a sculture amorfe, a impianti decorativi, indagando l’integrazione concettuale tra il tempo e lo spazio della finzione e le modalità di produzione estetica ed artistica.