Paolo Brambilla – Oracolo

Informazioni Evento

Luogo
VILLA BOSSI
Via Bossi 11, 28016, Orta San Giulio, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
12/09/2020

ore 18,30

Contatti
Email: mb@marinabastianellogallery.com
Artisti
Paolo Brambilla
Curatori
Ginevra D’Oria
Generi
arte contemporanea, personale

Una boccata d’arte è un progetto di Fondazione Elpis in collaborazione con Galleria Continua.

Comunicato stampa

Una boccata d’arte è un progetto di Fondazione Elpis in collaborazione con Galleria Continua. Il progetto è una scintilla di ripresa culturale, turistica ed economica basata sull’incontro tra l’arte contemporanea e la bellezza storico artistica di venti borghi italiani. A Paolo Brambilla è stato affidato il borgo di Orta San Giulio in Piemonte, Posto sul versante occidentale della penisola su cui si ergono le cappelle del Sacro Monte, di fronte alla splendida e mistica isola di San Giulio.

Paolo Brambilla porta avanti la sua ricerca fondendo la storia di Orta San Giulio con una nuova visione fantastica: così l’artista ha immaginato Oracolo, una grande installazione site-specific. Nel mondo antico, la parola “oracolo” indicava sia il luogo sacro che la profezia. I pellegrini si recavano con domande relative a cose ignote e attendevano che la divinità concedesse la sua risposta.

A Orta San Giulio, l’artista ha creato un luogo altro, un insieme di segni di passaggio tra realtà e dimensione immaginifica. Non lontano dal giardino di Villa Bossi, un portale misterioso – l’Oracolo – sorge dalle acque per essere contemplato e interrogato dalla riva. Gli spettatori attendono su un molo, dove bandiere a festa, dipinte a mano, sono vessilli di incantesimi interrotti, figure magiche, tracce di oracoli senza tempo: il fantastico riprende possesso del reale, nell’attesa di accogliere chi o cosa attraverserà l’arco in lontananza.

Paolo Brambilla (Lecco, 1990) si forma all’Accademia di Belle Arti di Brera e alla Koninklijke Academie voor Schone Kunsten di Gent (Belgio). La sua pratica artistica multidisciplinare fa uso di processi speculativi e di permutazioni formali, assumendo o distorcendo diversi format produttivi e riproduttivi allo scopo di indagare gli infiniti cicli di assimilazione, dispersione e trasformazione del prodotto culturale.