Paolo Consorti – Ending
L’ARATRO inaugura la sua seconda mostra stagionale presentando una personale di Paolo Consorti, composta da un nucleo di opere realizzate nel 2017 dove l’artista ritorna alle origini del proprio lavoro e al linguaggio primario della pittura, medium che nel corso degli anni ha saputo fondere al digitale, al video e al film evidenziandosi come uno dei più significativi artisti italiani della sua generazione.
Comunicato stampa
L’ARATRO inaugura la sua seconda mostra stagionale presentando una personale di Paolo Consorti, composta da un nucleo di opere realizzate nel 2017 dove l’artista ritorna alle origini del proprio lavoro e al linguaggio primario della pittura, medium che nel corso degli anni ha saputo fondere al digitale, al video e al film evidenziandosi come uno dei più significativi artisti italiani della sua generazione.
Il nuovo ciclo di Consorti, dall’emblematico titolo Ending, denuncia un sentimento apocalittico e la percezione drammatica di una fine possibile, in opere dove la stessa stesura pittorica, apparentemente astratto-informale, rivela frammenti iconici quasi bruciati e abbandonati nel vortice di elementi che sembrano squassare e cancellare paesaggi allo stesso tempo familiari e irreali.
Così Consorti azzera e ricostruisce la propria opera con una pittura - come scrive Gloria Gradassi- “più libera, totalmente autonoma, svincolata da definizioni, simbolismi e alla ricerca di una potente autenticità, il risultato di un viaggio verso il grado zero. Il colore ha il peso di una parola detta dopo un lungo silenzio, potente, costruttivo, stratificato in intrecci dalla spazialità complessa”.
La nuova pittura dell’artista scorre così in un flusso libero dove la mano dell’artista e il suo pensiero si saldano in un’azione primigenia e istintiva, in un gesto arcaico e sempre nuovo che mette in contatto profondo il corpo del pittore e la sua stessa pittura, nella scelta decisa di lasciare una traccia intensa della propria azione grazie al colore disteso sul supporto.
Il 26 ottobre alle ore 15.30 l’inaugurazione della mostra sarà preceduta da un seminario con Paolo Consorti in cui sarà proiettato il suo film Figli di MAAM del 2014.
PAOLO CONSORTI - Biografia
(San Benedetto del Trono 1964), realizza opere in cui la pratica pittorica si contamina con l’immagine filmica ed elettronica; è autore di film, video e performance. Diplomato all’Accademia di belle arti di Macerata, esordisce nel ’91 con una mostra personale al Palazzo Ducale di Urbino. Nel 1992 il filosofo Hans-Georg Gadamer scrive un testo sul suo lavoro. Nel 2004 è inserito nell’Enciclopedia Zanichelli dell’Arte, e nel 2008 nella Top 100 di Flash Art sulla giovane arte italiana. Nel 2011 è invitato alla 54ª Biennale Internazionale d’Arte di Venezia. Nel 2013 realizza il suo primo lungometraggio "Il sole dei cattivi" che vince il premio come miglior film al Film Festival Popoli e Religioni di Terni. Il suo ultimo lungometraggio è “Figli di MAAM”, Produzione BIELLE RE, 2014.
FIGLI DI MAAM, Produzione BIELLE RE
SINOSSI
Metropoliz - Roma, in una ex fabbrica di salumi attualmente occupata da extracomunitari e blocchi precari un uomo, che pensa di essere San Giovanni Battista, viene accolto dagli abitanti del luogo. Nella fabbrica si sta per inaugurare una mostra dʼarte contemporanea organizzata dal MAAM, il museo realmente sorto nellʼedificio occupato in difesa dei “metropoliziani” continuamente minacciati di sfratto. Giovanni vaga tra gli artisti e fa amicizia con i bambini di Metropoliz confondendo la realtà con le sue visioni. Il suo intento è riunire tutti i santi a Metropoliz per ricominciare la predicazione da quel luogo ma scoprirà di essere il performer di uno degli artisti invitati.