Paolo Cotani – Una Retrospettiva
Il progetto, a cura di Rolando Anselmi, presenta un percorso cronologico a ritroso che dagli ultimi elaborati, alcuni dei quali rimasti incompiuti e in forma di cianografia, arriva fino agli esordi, alle opere londinesi a partire dal 1962.
Comunicato stampa
Il MUSINF Museo D’Arte Contemporanea di Senigallia, in collaborazione con la Galleria Delloro di Roma e Berlino e con l’Archivio Cotani, è lieto di presentare nei saloni di Palazzo del Duca un’importante retrospettiva dedicata a Paolo Cotani.
Il progetto, a cura di Rolando Anselmi, presenta un percorso cronologico a ritroso che dagli ultimi elaborati, alcuni dei quali rimasti incompiuti e in forma di cianografia, arriva fino agli esordi, alle opere londinesi a partire dal 1970.
Il grande polittico intitolato “La Pallacorda” con cui si apre la mostra, rappresenta in questo senso uno degli ultimi lavori eseguiti dall’artista e riprende il motivo dei fili battuti iniziati nel 1976.
Due sale dedicate agli anni ’90-2000 presentano una produzione più intima, familiarmente chiamata dall’artista “I Cotani di Cotani”. Si tratta per lo più di olii su tela e cere fuse pigmentate, opere tutte giocate sulle trasparenze, sulle differenti percezioni del colore attraverso sottrazioni continue, cancellazioni, presenze silenziose ed evocative.
Di rilievo il ciclo dedicato alla fotografia eseguito tra il 1999 ed il 2005, dove l’applicazione su tela scompare sotto gli strati di colore ad olio creando visioni subitanee e discontinue.
Le sale dedicate ai grandi cicli degli anni ’80 come “Della Tigre”, “Spazi Virtuali e Mondani”, “Cancellazioni”, approfondiscono la ricerca specificatamente pittorica prima di introdurre il lavoro più propriamente analitico rappresentato dai cicli “Bende elastiche”, “Fili Battuti”, “Giacometti” eseguiti dal 1974 al 1977. In esposizione il grande lavoro del 1975 esposto alla Biennale di Parigi dello stesso anno.
Concludono le serie di “Passaggi” e “A Lenta percezione” del 1972, superfici cangianti trattati con acrilici sui toni del blu e dell’azzurro, ed alcune tempere del periodo londinese ancora di sapore pop.
L’esposizione sarà seguita dalla presentazione di un volume monografico a cura di Rolando Anselmi, con un saggio storico-critico di Claudio Cerritelli, e con i contributi di Guido D’Angelo, Daniela Ferraria, Patrizia Ferri, Enrico Mascelloni, Francesco Moschini, Caterina Niccolini, Agnese De Donato.