Paolo Gobbi – Piccolo infinito quotidiano
Presso il Castello di Ladislao di Arpino, sede della Fondazione Umberto Mastroianni, che accoglie la più ricca e rappresentativa eredità di uno dei più eclettici e geniali scultori del ‘900 e la memoria di un’intera famiglia di artisti, i Mastroianni, apre al pubblico Piccolo infinito quotidiano, un articolato percorso espositivo che raccoglie un’ampia selezione di opere realizzate da Paolo Gobbi tra il 2006 e il 2018.
Comunicato stampa
Sabato 28 aprile 2018 alle ore 18,00 presso il Castello di Ladislao di Arpino, sede della Fondazione Umberto Mastroianni, che accoglie la più ricca e rappresentativa eredità di uno dei più eclettici e geniali scultori del ‘900 e la memoria di un’intera famiglia di artisti, i Mastroianni, apre al pubblico Piccolo infinito quotidiano, un articolato percorso espositivo che raccoglie un’ampia selezione di opere realizzate da Paolo Gobbi tra il 2006 e il 2018.
La mostra, aperta fino al 1luglio, curata da Maurizio Coccia, direttore di Palazzo Lucarini Contemporary di Trevi e Loredana Rea, direttore artistico dell’istituzione arpinate, offre al pubblico una sorta di articolata narrazione, che si snoda tra gli spazi della collezione permanente e la sala delle mostre temporanee. I gruppi di lavori si presentano come tracce indicative di una ricerca pittorica giocata tutta sul filo della rarefazione, per rendere manifesta l’intensità dell’insopprimibile dialettica tra l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo. Nelle trame dei segni che si dipanano sulle differenti superfici Gobbi, infatti, crea un gioco sapiente tra visibilità e invisibilità, evidenza e indistinzione, assenza e presenza, per suggerire l’incommensurabilità di un tempo, che lentamente s’insinua nelle profondità infinite dello spazio quotidiano.
È una mostra complessa, che la Fondazione Umberto Mastroianni ha realizzato in stretta collaborazione con Palazzo Lucarini Contemporary, a concretare la volontà di “fare rete” tra istituzioni diverse, eppure con lo stesso obiettivo: contribuire alla produzione di progetti legati alla contemporaneità della ricerca artistica.
Il risultato è un’esposizione calibrata e di grande intensità, in cui la pittura, imprescindibile strumento di ricerca, indagine e verifica, è scelta come innesco di un inarrestabile meccanismo di rimandi e risonanze visive, per spalancare un varco nella complessità della realtà quotidiana e indicare la strada per andare oltre.