Paolo Gubinelli
L’artista marchigiano, ma ormai fiorentino d’adozione, proporrà per quattro settimane parte della sua ricca opera in un’esposizione promossa dal Comune e dalla Pro Loco di Barberino di Mugello.
Comunicato stampa
Si inaugurerà Sabato 8 Settembre, alle ore 17, presso il salone di Palazzo Pretorio a Barberino di Mugello, la mostra personale di Paolo Gubinelli.
L’artista marchigiano, ma ormai fiorentino d’adozione, proporrà per quattro settimane parte della sua ricca opera in un’esposizione promossa dal Comune e dalla Pro Loco di Barberino di Mugello che rimarrà aperta al pubblico, ad ingresso gratuito, fino al prossimo 30 Settembre.
Il taglio del nastro della Mostra si svolgerà Sabato 8 Settembre con la privilegiata introduzione all’opera per i presenti all’anteprima dell’esperta Tiziana Piras e la presentazione critica di Cristina Acidini, Soprintendente per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze.
La serata dell’inaugurazione vedrà inoltre il prezioso arricchimento musicale con le note del violino di Lorenzo Bitetti e della tastiera di Jacopo Gubinelli che accompagneranno l’apertura ufficiale della Mostra.
CENNI BIOGRAFICI DELL’ARTISTA
Paolo Gubinelli, nasce a Matelica (Mc) nel 1945 ma vive e lavora a Firenze. Dopo il diploma presso l'Istituto d'arte di Macerata, sezione pittura, continua gli studi a Milano, Roma e Firenze come grafico pubblicitario, designer e progettista in architettura. Giovanissimo scopre l'importanza del concetto spaziale di Lucio Fontana che determina un orientamento costante nella sua ricerca. Conosce e stabilisce un'intesa di idee con artisti e architetti di livello internazionale tra i quali Giovanni Michelucci, Bruno Munari e Agostino Bonalumi. Partecipa a numerose mostre personali e collettive in Italia e all'estero. Dopo esperienze pittoriche su tela e con materiali e metodi di esecuzione non tradizionali, nella sua attività artistica è andato molto presto maturando un vivo interesse per la "carta". In una prima fase opera su cartoncino bianco per poi sostituirlo con la carta trasparente, sempre incisa e piegata, o in fogli, che vengono disposti nell'ambiente in progressione ritmico-dinamica, o ancora in rotoli che si svolgono come papiri su cui le lievissime incisioni diventano i segni di una poesia non verbale. Nella più recente esperienza artistica, sempre su carta trasparente, il segno geometrico viene abbandonato per una espressione più libera attraverso l'uso di pastelli colorati e incisioni appena avvertibili. Oggi questo linguaggio si arricchisce sulla carta di toni e di gesti acquerellati acquistando una più intima densità di significati.
L’artista Paolo Gubinelli, invitato da Vittorio Sgarbi e segnalato da Tonino Guerra, presente con una installazione di n. 28 opere su carta accompagnata da versi di Tonino Guerra alla 54 Biennale di Venezia 2011 del Padiglione Italia alle Corderie dell’Arsenale.