Paolo Leonardo – Altri Occhi
Altri occhi è anche il titolo del video, parte della mostra, realizzato in collaborazione con Daniele Gaglianone e accompagnato dalle musiche di Walter Magri.
Comunicato stampa
Si aprirà il 30 Aprile prossimo negli spazi della Galleria Alessandro Bagnai la personale di Paolo Leonardo: Altri occhi.
Altri occhi è anche il titolo del video, parte della mostra, realizzato in collaborazione con Daniele Gaglianone e accompagnato dalle musiche di Walter Magri.
A partire dal 2009 Paolo Leonardo ha ricercato immagini di fotografi anonimi conservati in archivi privati, per lo più paesaggi, immagini fotografiche, sulle quali è intervenuto con la pittura, per la prima volta anche su tela.
Egli agisce, ha spiegato in una recente intervista: “come un jazzista che parte da un tema fisso; lo riprende, lo deforma, lo trasforma, le immagini sono così consegnate a una nuova vita, ad altre dimensioni.”
Al rosso acceso che infuocava i suoi paesaggi urbani, al giallo, all’oro che trasfiguravano le figure, le “modelle”, dei manifesti pubblicitari, sostituisce in questa nuova serie di opere, che definisce infatti quadri bianchi, il bianco e nero fino alla monocromia.
La pittura, i colori con cui interviene sulle immagini fotografiche le sottraggono alla contingenza, donando loro una dimensione onirica che permette all’artista di far affiorare, ricordi personali esperienze e quello “splendore del vero”, che fu caro alla Nouvelle Vague, lo splendore di una bellezza restituita all’osservatore in frammenti, che procede attraverso sequenze.
La pittura attraversa, cancella, rifonda, compiendo la sua funzione di rendere eterno ciò che eterno non è, di rendere durevoli i sentimenti, i ricordi, le esperienze che le immagini fotografiche catturano per un momento, aggiungendo alla storia delle stesse un prima e un dopo.
“Concepisco tutto il mio lavoro come un insieme di frammenti, non mi interessa imporre nessuna visione, nessun discorso.
Quei frammenti sono i bagliori della nostra vita, qualcosa che abbiamo strappato al flusso, e al di là dei frammenti qualcosa si esprime e si può rivelare: dietro queste schegge ci siamo noi, con noi stessi, con gli altri, con il mondo.” P.L.