Paolo Novelli – Il giorno dopo la notte
La Project Room di CAMERA apre le sue porte alla personale di Paolo Novelli (Brescia, 1976) a cura del direttore artistico del Centro Walter Guadagnini, che riunisce due cicli di lavoro del fotografo – La notte non basta e Il giorno non basta – realizzati fra 2011 e 2018, considerati centrali nell’evoluzione del suo linguaggio.
Comunicato stampa
Con l’esposizione Il giorno dopo la notte, invece, fino al 21 luglio 2024, la Project Room di CAMERA apre le sue porte alla personale di Paolo Novelli (Brescia, 1976) a cura del direttore artistico del Centro Walter Guadagnini, che riunisce due cicli di lavoro del fotografo – La notte non basta e Il giorno non basta - realizzati fra 2011 e 2018, considerati centrali nell’evoluzione del suo linguaggio.
Entrambe realizzate in analogico in un rigoroso bianco e nero, nel quale il processo di stampa assume un’importanza fondamentale, le due serie presentano sostanzialmente un unico soggetto, le finestre, coperte da persiane chiuse o murate, sulle facciate di edifici che non presentano alcuna caratteristica architettonica di particolare fascino. Le finestre qui vengono intese come una soglia, punto d’incontro tra dentro e fuori, luce e ombra. Il silenzio è un altro attore delle sue fotografie, avvolgente, in attesa di un movimento, un modo per sottolineare il tempo sospeso delle immagini, tra un prima e un dopo inconoscibili. I titoli delle due serie derivano da una riflessione del fotografo sui modi di dire, che si allarga a una visione esistenziale: quando le cose vanno male, qualcuno a fine giornata ci rincuora con frasi come: “dormici sopra, fai passare la notte e domani mattina vedrai...”. Poi ti svegli e non è cambiato nulla.
La ricerca di Novelli è fatta di tempi lunghi di realizzazione che richiedono tempi altrettanto lunghi di visione; le sue immagini sono fatte di variazioni minime, di spostamenti di luce e ombra, di sfumature, in un morandiano affondo nel mistero della restituzione del mondo attraverso immagini tanto più silenziose quanto più evocative
Entrambe le mostre sono accompagnate da un catalogo edito da Dario Cimorelli Editore.