Paolo Novelli – Persone e Cose

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO ISOLA SET
Piazza Città di Lombardia, 1, Milano, MI, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Aperta da lunedì a venerdì 10.00-19.00 fino al 25 marzo

Vernissage
26/02/2025

ore 18

Artisti
Paolo Novelli
Curatori
Roberto Mutti
Generi
fotografia, personale

Autore da sempre fedele alla fotografia analogica e al rigore di accuratissime stampe in bianconero, si è conquistato un suo spazio nel campo della fotografia italiana di ricerca grazie alla coerenza e alla linearità di un percorso che può essere ben riassunto nel titolo di uno dei suoi più importanti lavori, Niente più del necessario.

Comunicato stampa

Milano, Spazio IsolaSET
26 febbraio - 25 marzo 2025
Paolo Novelli
Persone e Cose
a cura di Roberto Mutti
con un particolare ringraziamento a Massimo Minini ed Enrico Motta
Si inaugura mercoledì 26 febbraio alle 18.00 la mostra personale del fotografo Paolo Novelli.
Autore da sempre fedele alla fotografia analogica e al rigore di accuratissime stampe in
bianconero, si è conquistato un suo spazio nel campo della fotografia italiana di ricerca grazie
alla coerenza e alla linearità di un percorso che può essere ben riassunto nel titolo di uno dei
suoi più importanti lavori, Niente più del necessario
.
Accompagnata da un volume edito da Euroteam (dedicato a Lanfranco Colombo) con testi
di Simona Tironi, Assessore Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia, Carla
Morogallo, Direttrice Generale della Triennale di Milano e del curatore Roberto Mutti, la mostra
è stata realizzata in collaborazione con Regione Lombardia, AFIP Associazione Fotografi Italiani
Professionisti e Diorama progetti fotografici e con il sostegno di Adriano Angelo Loponte.
Persone e Cose è una mostra che accompagnerà i visitatori in un percorso lineare dal punto
di vista espositivo ma intensamente sinuoso da quello espressivo perché il lavoro realizzato da
Paolo Novelli richiede la stessa attenzione alle atmosfere che il fotografo ha attuato in questa
sua ricerca, l’unica in cui protagonista è la figura umana.
“La breve strada che Paolo Novelli ha calpestato nel suo passaggio – scrive il gallerista Massimo
Minini – porta ancora le impronte leggere ma bene definite di un artista caparbio, intransigente,
essenziale. Un poeta che riduce all’osso gli svolazzi compiaciuti e filtra il reale con un finissimo
setaccio che non lascia passare i meteoriti più pericolosi. Tra questi una questione di fondo
assilla gli scatti di Paolo Novelli: è sufficiente che una immagine sia stampata su un foglio, con
qualunque tecnica, presente o futura, per chiamarla fotografia? Paolo ha contrastato questa
posizione “liberista” per dimostrare che no, questa immagine non attiene alla fotografia che
invece è - e deve restare - ciò che è stato stabilito nell’incipit di questa esaltante scoperta.
Una posizione apparentemente antistorica che trova la sua giustificazione in un atteggiamento
poetico di classica costruzione. Fotografie strettamente in bianco e nero, in rima baciata, come
una rappresentazione nello stesso tempo umana e divina. A volte tragica, altre comica, ma
sempre provvista di quella tensione che distingue un lavoro che viene dal cuore e dalla mente”.
È un giudizio confermato dal curatore della mostra Roberto Mutti: “È nelle strade che Paolo
Novelli ha scelto di ambientare la sua personale visione del mondo declinata sul grande tema
della incomunicabilità dell’uomo contemporaneo. Lontano da ogni tentazione sociologica o
psicologica, si affida a un’autenticità che è all’origine del suo operare ma anche il fine cui tende.
Autore di pochi lavori tutti profondamente meditati, più che sulla tecnica preferisce rivolgere
l’attenzione alla camera oscura, luogo dove ogni immagine latente diventa realtà, ogni intento
si invera, ogni idea prende forma. Tutto ciò si ritrova in questo lavoro realizzato in diverse città
europee dove non c’è spazio per il fascino di Parigi, la monumentalità di Madrid, le atmosfere
di Budapest, la vitalità di Amsterdam perché tutte sono trasformate in un unico, indifferente
palcoscenico della quotidianità. Persone e Cose è l’unica ricerca in cui la figura umana assurge
al ruolo di protagonista che in altri è affidato a porte, finestre, lampioni, monumenti, interni di
tunnel, paesaggi nebbiosi. In ogni caso, è lui stesso a dichiararlo, il fine ultimo del suo lavoro è
la ricerca di un cielo stellato”.
Paolo Novelli fotografa dal 1997 dedicandosi alla fotografia analogica in bianconero con cui
ha affrontato il tema della incomunicabilità. Lo ha fatto con lavori come Vita brevis, Ars longa
(2003), Grigio notte (2005), Niente più del necessario (2007), Persona (2008), Interiors (2011),
La notte non basta (2016), La fotografia come differenza (2019), Il giorno non basta (2022), Il
giorno dopo la notte (2024), tutti editi in altrettante pubblicazioni e con diverse mostre personali
e collettive in Italia e a Parigi, Basilea, New York, Seoul. Sue fotografie, pubblicate su riviste
italiane ed estere, fanno parte di collezioni pubbliche e private. Dal 2017 è socio ad honorem
dell’AFIP, onorificenza ottenuta in occasione della sua lectio magistralis alla Triennale di Milano.
Di lui hanno scritto Arturo Carlo Quintavalle, Walter Guadagnini, Lanfranco Colombo, Giovanna
Calvenzi, Olivo Barbieri, Roberto Mutti.