Paolo Radi – Al divenire
Il MAC di Lissone presenta in anteprima i lavori più recenti di Paolo Radi [Roma, 1966] che dagli anni Novanta ha orientato la sua ricerca artistica allo studio dei volu-mi e alla ridefinizione delle relazioni spa-ziali, attraverso la sperimentazione dei materiali sintetici, tra cui il perspex, il pvc e la gomma siliconica.
Comunicato stampa
Il MAC di Lissone presenta in anteprima i lavori più recenti di Paolo Radi [Roma, 1966] che dagli anni Novanta ha orientato la sua ricerca artistica allo studio dei volu-mi e alla ridefinizione delle relazioni spa-ziali, attraverso la sperimentazione dei materiali sintetici, tra cui il perspex, il pvc e la gomma siliconica. Al Divenire è il fulcro ideale e fisico dell’inedita instal-lazione che l’artista ha progettato per la sala Gino Meloni del museo.
Un vortice oscuro, profondo, si contorce tra le spirali della sua stessa materia costitutiva, imprigionato da una superfi-cie di perspex che lo costringe all’immobi-lità, impedendogli di emergere alla vista. Al Divenire manifesta la sua condizione di moto apparente e, nello stesso tempo, la sua tensione al “cambiamento di stato” attraverso il rapporto con la luce e lo spa-zio circostante. I lavori di Radi si collo-cano sempre su quel confine ambiguo che separa la pittura dalla scultura, la quiete dal movimento. «Per me – spiega l’artista – la spazialità è un fatto mentale. Gestisco lo spazio per mezzo della luce e seguendo le leggi della prospettiva quattrocentesca. Creo così uno spazio mio, che definisco tonale, compresso in superfici biomorfe che sembrano respirare».
L’allestimento è completato da una serie di carte di grandi dimensioni, realizzate a tecnica mista, che raccontano il processo mentale che ha condotto Radi a indagare e ragionare su concetti universali quali l’infinito (inteso come indefinitezza e orizzonte), la ciclicità (del tempo e dello spazio), lo spazio (superficie e volume).
In occasione della mostra è stato pubbli-cato un catalogo monografico, edito da All Around Art, con testi di Lorenzo Respi e Paolo Radi e con un ampio apparato iconografico che documenta le fasi di ideazione, realizzazione e allestimento delle opere in mostra.
Paolo Radi si diploma all'Accademia di Belle Arti di Roma nel 1988. Esordisce nel 1992 alla IV Edizione della “Rassegna Giovani Artisti” a Palazzo delle Esposizioni di Roma. Nel 2002 è in residenza alla fondazione Sculpture Space di Utica (New York); nel 2003 partecipa alla XIV Quadriennale di Napoli; nel 2006 è invitato alla X Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Nel 2008 partecipa al ciclo di mostre promosse dal Ministero degli Affari Esteri “Experimenta” e “Springs in White” a New Delhi, Kolkata e Bangkok. Nel 2012 è invitato, insieme a Emanuela Fiorelli, dall’Istituto Italiano di Cultura a Lima (Perù) a esporre presso il Centro Cultural Ccori Wasi della Universidad Ricardo Palma. Sue mostre personali recenti: “Alzando lo sguardo”, Roma (2013); “Shifting Shape”, Bolzano e “Spazi latenti”, Legnago (2014); “Mutevole struttura”, Bologna (2015). Principali collezioni pubbliche: GAMUD Galleria d’Arte Moderna di Udine, MUSPAC Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea de L’Aquila, MUSMA Museo della Scultura Contemporanea di Matera, Accademia Nazionale di San Luca di Roma, Ministero degli Affari Esteri di Roma.
Vive e lavora a Roma.