Paolo Ronchi – Lo specchio che guarda
In mostra una serie inedita di lavori che partono dalla varietà infinita delle emozioni innate, universali, sempre leggibili sul volto di tutti gli esseri umani, in ognidove.
Comunicato stampa
Contrariamente a quanto si possa pensare, e gli studi di Paul Ekman lo confermano, le espressioni facciali con cui si manifestano emozioni come rabbia, gioia, disgusto, paura o tristezza sono universali, uguali per tutto il mondo, e non risentono in alcun modo del contesto culturale di un luogo.
Paolo Ronchi – esperto di linguaggi multimediali - dal 13 al 26 aprile 2013 espone, nello storico Palazzo Santa Chiara, una serie inedita di lavori che partono dalla varietà infinita delle emozioni innate, universali, sempre leggibili sul volto di tutti gli esseri umani, in ognidove.
Nell’ambito di un più vasto percorso di ricerca sul tema Allafaccia, iniziato oltre dieci anni, l’artista, sfidando quanto anche sostiene lo stesso psicologo ispiratore della serie Lie to me, Ekman (l’origine biologica della mimica faciale) concepisce opere che esplorano un’emozione del volto sempre inedita, inaspettata, non ancora codificata, superando così ogni influenza culturale, ogni cliché.
Lo specchio che guarda: Espressioni universali - un progetto di Gabriele Bianconi, mostra curato da Carla Mazzoni – più precisamente svela al pubblico opere inedite realizzate con tecniche e supporti diversi (tele, disegni su carta e stampe su alluminio, fotografie e video) in cui ricorrono sempre i medesimi tratti stilizzati: una faccia rettangolare con due occhi circolari.
Paolo Ronchi è un creativo della comunicazione che affianca, da anni, al suo consueto lavoro, l’attività artistica. Da 25 anni operativo in questo campo, ha esplorato, nel velocissimo “divenire” del mondo contemporaneo, la possibilità di interazione dei linguaggi multimediali, sconfinando oltre i confini delle diverse forme espressive.
Video artista, pittore, fotografo, regista, ma anche direttore creativo nel campo della comunicazione, Paolo Ronchi si presenta come una figura poliedrica del mondo dell’arte.
Dopo esperienze studio in cinematografia alla Tisch School of the Art della New York University, si occupa per oltre 25 anni della ideazione e produzione di campagne di comunicazione multimediale per aziende italiane e multinazionali (per dieci anni è Creative Director della JWT). Durante la sua carriera ottiene importanti riconoscimenti e premi, dall’Art Director Club al Cannes Lions Festival.
Nel 2006 partecipa come co-autore a MOVE! il primo lungometraggio prodotto via Internet da registi di tutto il mondo.
Da oltre dieci anni produce opere – dipinti, sculture, video, foto – nell’ambito del percorso di ricerca denominato ALLAFACCIA, rivolto a indagare le espressioni facciali.
Nato a Roma, vive e lavora nella capitale e nella sua casa di campagna a Manziana.