Paolo Tarsi Quintet – Furniture Music for New Primitives
Accanto a composizioni originali di Paolo Tarsi, per l’occasione saranno proposte anche musiche dei Pink Floyd. L’evento concluderà la seconda edizione di “Apriti Sesamo” (musica e poesia nei luoghi d’arte della provincia di Ancona).
Comunicato stampa
Accolto unanimemente dalla critica come uno dei dischi più belli degli ultimi mesi, Furniture Music for New Primitives (musica d’arredamento per nuovi primitivi) è il titolo dell’ultimo lavoro del musicista e compositore Paolo Tarsi pubblicato per la collana POPtraits Contemporary Music Collection di Cramps Music e l’etichetta Rara Records. Il concept dell’album ruota attorno al romanzo Le città della notte rossa (1981) di William S. Burroughs, primo volume tratto da The Red Night Trilogy (1981-87), la trilogia dello scrittore Beat che comprende anche Strade morte e Terre occidentali.
L’uscita segna un ritorno alle origini del minimalismo e come il precedente Dream in a landscape (Trovarobato Parade) vede dialogare piani sonori differenti tra loro. Ad incontrarsi questa volta sono reminiscenze ambient e rock sperimentale, avant jazz e improvvisazione da cui prende forma un collage sonoro che si arricchisce di tantissimi riferimenti. Da John Cage agli Steely Dan, passando attraverso il cut-up burroughsiano con omaggi ai Pink Floyd e alla Pop Art di Roy Lichtenstein. Per il suo titolo l’album prende spunto dalla traduzione in inglese di musique d’ameublement, l’espressione coniata da Erik Satie per definire l’ultima fase della sua produzione (letteralmente significa “musica da arredamento”, talvolta tradotta con “musica da tappezzeria”) anticipatrice concettualmente dell’ambient music di Brian Eno. Ma non solo. È al tempo stesso specchio e metafora di un mondo, quello in cui viviamo, completamente saturo di segnali e modi di comunicare, popolato da creature virtuali che sembrano muoversi come dei nuovi primitivi di fronte alle possibilità tecnologiche del XXI secolo.
Durante il concerto, che si terrà a Castelleone di Suasa domenica 21 agosto alle ore 21.30 presso l’Anfiteatro romano di Suasa con ingresso libero, Tarsi (hammond, synth, loops) sarà affiancato da quattro strumentisti provenienti dalla scena jazz-rock marchigiana: Ivan Curzi (sax tenore e soprano), Diego Donati (chitarra elettrica), Manuele Montanari (basso elettrico, contrabbasso) e Lorenzo Marinelli (vibrafono, percussioni). Per chi avesse bisogno di un pedigree, i cinque musicisti hanno collaborato, a titolo personale o collettivo, con musicisti provenienti da formazioni quali Area, Afterhours, Litfiba, Diaframma, Calibro 35, CCCP, CSI, Junkfood 4tet, Colours Jazz Orchestra e artisti quali Raphael Gualazzi, Pietro Tonolo e Sebastiano De Gennaro, tra i molti altri.
Accanto a composizioni originali di Paolo Tarsi, per l’occasione saranno proposte anche musiche dei Pink Floyd, la band che ha lasciato il suo segno profondo nel sito di Pompei con il memorabile concerto a porte chiuse del 1971. Come già in quella storica occasione, l’Anfiteatro romano di Suasa sarà una cornice privilegiata per un concerto dalle magiche atmosfere che solo la combinazione unica di un luogo sospeso nel tempo e la grande musica possono riuscire a creare. Un’occasione straordinaria per valorizzare il nostro enorme patrimonio culturale partendo dal passato con una traccia profonda nel presente.
L'evento concluderà la seconda edizione di "Apriti Sesamo" (musica e poesia nei luoghi d'arte della provincia di Ancona), iniziativa nata per fondere il pubblico attento alla cultura che si ascolta con le orecchie (musica, poesia) con quello che ama la cultura che si vede con gli occhi. Due pubblici complementari ma che spesso sono stati tenuti, ingiustificatamente, separati!
In caso di maltempo il concerto sarà posticipato a venerdì 26 agosto. Se persisteranno perturbazioni anche in quest’ultima data, l’evento si terrà il 26 agosto al Cinema Suasa di Castelleone.