Paolo Troilo – Manifesto
In mostra venti opere di grandi dimensioni, alcune delle quali dedicate alla Sicilia, terra di adozione dell’artista pugliese che dal 2015 fa parte dell’Archivio S.A.C.S., lo Sportello per l’Arte Contemporanea della Sicilia, creato dal Museo Riso per la promozione della creatività siciliana in Italia e all’estero.
Comunicato stampa
Il Museo Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea conferma il suo ruolo di polo dell'Arte Contemporanea,ribadendo la sua funzione di stimolo, tutela, valorizzazione e sostegno, attraverso il suo fitto programma di attività, laboratorio di esperienze , centro attivo di creazione e di cultura,di ricerca e di studio dell’arte del presente e del più recente passato, rappresentando in sintesi il polo di una rete organica del sistema dell’arte contemporanea per la Sicilia.
Stimolando il dialogo tra i diversi linguaggi del contemporaneo e rivolgendosi ad un pubblico sempre più vasto, il Museo ha dato vita a una progettualità dinamica e interdisciplinare che, da un lato, ha focalizzato l’attenzione sui protagonisti dell’arte contemporanea internazionale, dall’altro ha coinvolto sempre più le giovani generazioni di artisti.
Ed è in tale ottica che si inserisce oggi la realizzazione della personale “Manifesto” dell’artista Paolo Troilo, curata da Bruno Corà, appositamente pensata per gli spazi espositivi del primo piano di Palazzo Belmonte Riso che inaugura i suoi spazi rinnovati a seguito del Poin di riqualificazione del museo.
In mostra dal 18 marzo al 22 maggio 2016 venti opere di grandi dimensioni, alcune delle quali dedicate alla Sicilia, terra di adozione dell’artista pugliese che dal 2015 fa parte dell’Archivio S.A.C.S., lo Sportello per l’Arte Contemporanea della Sicilia, creato dal Museo Riso per la promozione della creatività siciliana in Italia e all’estero.
Ciò che rende unica la pittura di Troilo è la sua tecnica. Il suo e' un figurativo ottenuto attraverso la pittura con le dita che immerge direttamente nei vasetti di colore e stende sul supporto con una forza ed una energia in grado di coinvolgere e affascinare l’osservatore.
La sua carriera inizia da pubblicitario e si aggiudica numerosi premi, ma qualche anno fa decide di dar vita alla passione per il disegno, la pittura che coltiva da piccolo,compra i colori ma dimentica i pennelli e, da quel momento magico per la sua carriera, inizia a dipingere con le mani, affonda le dita nel colore e imprime sulla tela i suoi sentimenti con rabbia e con il desiderio di trasmettere la forza delle sue idee.
Artista libero ha presentato le sue opere in giro per il mondo partecipando con il supporto dei suoi ammiratori che lo hanno sempre incoraggiato infondendogli stimoli costanti
Il suo stesso nome richiama un personaggio leggendario ,e' uno dei figli del re Priamo e di Ecuba, la cui storia e' strettamente legata al destino di Troia. Nella letteratura trova numerosi richiami in età tardo antica, medioevale e moderna. Il Nostro Troilo ripercorre un cammino impervio, da solo cerca di affermare il suo essere la trasmissione di un messaggio di giustizia fortemente legato con la Sicilia e con l'arte.
Egli stesso ci conferma che il suo ingresso nell'arte contemporanea, non più in giovane età gli ha consentito di guardare con uno sguardo maturo e con una sana curiosità'. Ci dice infatti:
"Qualche anno fa ho deciso di prendermi una pausa dai mercanti per cercare di raggiungere i miei obbiettivi come artista indipendente attraverso l'aiuto del mecenatismo, spassionato e libero. Grazie ad amici innamorati del mio lavoro come Joy Venturini Bianchi, icona della moda d'oltreoceano,ma soprattutto,per me, musa ispiratrice che sarà' presente all'inaugurazione e che per la prima volta visita la sua Sicilia, terra delle sue radici di orgogliosa figlia di emigranti.
Ma potrei parlarvi anche di Stephen Brady, Meshulem Riklis, Eugenio Calini,Gianluca Bonuglia, miei appassionati compagni di viaggio e sostenitori, che rendono possibili le mie visioni perché in realtà' essi riescono a vederle con me e a volere dare a loro vita."
Evidenzia che:" e' una realtà' meno comoda quella dell'indipendenza, ma ogni azione e' portata da un piacere puro e condiviso e questo rende tutto più' vero e forte" e aggiunge " quale miglior posto per celebrare questa scelta, se non la prima terra dove approdano tanti sogni di libertà': la Sicilia"
La mostra è anche un omaggio alla città di Palermo - prossima capitale dell’arte contemporanea europea nel 2018 come sede di Manifesta, Biennale d’Arte Contemporanea Europea – e alla Sicilia, fonte di ispirazione per alcune opere in mostra.
Un percorso unico la sua indipendenza, specificità cui il Museo Riso - prima istituzione pubblica ad accoglierlo - intende dar voce.
Valeria Li Vigni