Paolo Veronese – L’illusione della realtà
L’arte di Paolo Caliari detto il Veronese (1528-1588) torna nella sua città natale con una mostra dedicata alla sua figura e alla sua opera, con circa 100 opere, fra dipinti e disegni, provenienti dai più prestigiosi musei italiani ed internazionali.
Comunicato stampa
L’arte di Paolo Caliari detto il Veronese (1528-1588) torna nella sua città natale con una mostra dedicata alla sua figura e alla sua opera, promossa e organizzata dal Comune di Verona, Direzione Musei d’Arte e Monumenti, insieme con l’Università degli Studi di Verona e la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, in associazione con la National Gallery di Londra.
L’esposizione, allestita nel monumentale Palazzo della Gran Guardia di Verona, si colloca a distanza di ventisei anni dalla rassegna Veronese e Verona tenutasi nel 1988 al Museo di Castelvecchio ed è curata da paola marini, direttrice del Museo di Castelvecchio e Bernard aikema, dell’Università degli Studi di Verona.
Il Veronese ebbe la sua formazione nella Verona di Giovanni Caroto, Antonio Badile e soprattutto
Michele Sanmicheli, per poi trasferirsi e svolgere la parte centrale della sua carriera a Venezia, della cui scena artistica fu uno dei principali protagonisti insieme a Tiziano Vecellio e Jacopo Tintoretto. Guidò un’operosa bottega, assistito, tra gli altri, dal fratello Benedetto e dai figli Carlo e Gabriele, che portarono avanti l’attività dopo la sua morte.
In mostra saranno esposte circa 100 opere, fra dipinti e disegni, provenienti dai più prestigiosi musei italiani ed internazionali, tra cui la Gemäldegalerie di Dresda, la National Gallery of Scotland di Edinburgo, il Museo degli Uffi zi di Firenze, Palazzo Rosso di Genova, il British Museum e la National Gallery di Londra, il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, il Museo Nacional del Prado di Madrid, la Pinacoteca Estense di Modena, la Pinacoteca di Brera di Milano, il Metropolitan Museum of Art di New York, il Musée du Louvre di Parigi, i Musei Vaticani di Roma, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, la National Gallery of Art di Washington.
La mostra monografica è la prima di tale ampiezza in Italia dopo quella memorabile curata daRodolfo Pallucchini a Venezia nel 1939 e presenta Paolo Veronese attraverso 6 sezioni espositive: la formazione a Verona, i fondamentali rapporti dell’artista con l’architettura e gli architetti (da Michele Sanmicheli a Jacopo Sansovino a Andrea Palladio), la committenza, i temi allegorici e mitologici, la religiosità, e infine le collaborazioni e la bottega, importanti fin dall’inizio del suo lavoro. Oltre ad un’ampia scelta di capolavori dell’artista, la mostra comprende numerosi disegni di eccezionale qualità e varietà tematica e tecnica, con l’obiettivo di testimoniare il ruolo della progettazione e riflessione grafica non solo nel percorso creativo di Paolo ma anche nella dinamica produttiva del suo atelier.
In preparazione della manifestazione, è iniziato ad aprile 2013 l’importante restauro della grande
tela degli Haeredes Pauli, Cena in casa di Levi (olio su tela, 550 x 1010 cm) di proprietà delle Gallerie dell’Accademia di Venezia e in deposito presso il Comune di Verona. L’intervento è realizzato dalla restauratrice Barbara Ferriani, con la formula del cantiere aperto. Il restauro è infatti apprezzabile da tutti i visitatori all’interno del percorso del Museo degli Affreschi “G.B. Cavalcaselle” alla Tomba di Giulietta, nello spazio della chiesa di San Francesco al Corso. È possibile, per gruppi e su prenotazione, effettuare visite guidata al cantiere accompagnati dai restauratori.
La mostra è inoltre integrata da diversi itinerari pensati per l’occasione (Paolo Veronese. Un itinerario nel Veneto) per guidare il visitatore e il turista alla scoperta delle opere di Paolo Veronese conservate nelle chiese e nei musei e degli affreschi realizzati dall’artista a Verona, Vicenza, Padova, Maser, Castelfranco Veneto e Venezia, realizzati grazie al sostegno di Save Venice.