Paratissima Factory e le altre mostre del Salone del Libro Off
Quattro mostre in Cavallerizza realizzate in occasione del Salone del Libro Off: ISPA – Italian Sustainability Photo Award a cura di Parallelozero; Burnesh – Le vergini giurate di Valentina Stefanelli; Lenzuoli della Memoria Migrante a cura di Carovane Migranti; Paratissima Factory – The Exhibition IV a cura di Giuditta Mottura e Arianna Sollazzo.
Comunicato stampa
PARATISSIMA IN CAVALLERIZZA PUNTO OFF SALONE DEL LIBRO
In occasione della settimana di Salone del Libro, Paratissima e Cavallerizza ospitano come punto off 3 mostre, diverse tra loro, accumunate dalla necessità di portare l’attenzione su dialoghi come l’immigrazione, la sostenibilità e l’antropologia e un un fitto panel di incontri e talk.
MOSTRE:
ISPA – Italian Sustainability Photo Award (Ex-Scuderie)
Burnesh – Le vergini giurate di Valentina Stefanelli (Ex-Scuderie)
Lenzuoli della Memoria Migrante (Cortile del Mosca)
Tra le mostre si inserisce “Paratissima Factory – The Exhibition IV – Un Trait d’union” la mostra di restituzione del IV ciclo di residenze curata da Giuditta Mottura e Arianna Sollazzo, ospitata nelle sale del primo piano.
Ingresso gratuito con registrazione al Club Paratissima
Dal 17 al 21 maggio 2023, nei suggestivi spazi del Complesso della Cavallerizza,
Paratissima ospita “Paratissima Factory - The Exhibition IV”, la mostra di restituzione
finale delle residenze d'Arte del IV ciclo di Paratissima Factory, a cura di Giuditta
Mottura e Arianna Sollazzo.
Opening: Mercoledì 17 maggio ore 18.00 - Giro inaugurale con le curatrici e gli artisti.
Cavallerizza Torino, Piazzetta Accademia Militare, 3
Il Concept:
Un trait d'union
a cura di:
Giuditta Mottura
Arianna Sollazzo
Tratto d’unione, segno che nella lingua francese viene usato per connettere due o più elementi
formativi di una parola, ingrediente che costituisce e instaura un rapporto tra fatti e situazioni.
Il capitolo zero di una coesione umana e artistica tra personə e progetti, tra idee e spazi. Il
confronto tra nove artistə durante tre mesi di residenza ha creato l’hummus perfetto e la sinergia
che ha posto le basi per un trait d’union. Fotografə, architettə, curatorə, pittorə, graficə,
compositorə e artistə multimediali: tutti interessatə a alla riuscita di un progetto comune
attraverso un legame che unisce valori e passioni.
Sono riflessioni sugli spazi pubblici e privati, sul rapporto tra la dualità - ormai sfocata - tra
natura e essere umano, su ciò che amplifica il ricordo, sulla riproducibilità come approccio e sulla
sovrapposizione della materia come espressione.
Il processo è il comune denominatore: li fonde in un divenire invisibile ma costellato dai rapporti
interpersonali creati durante il tempo passato insieme. Che cos’è l’arte se non unione e
collettività, scambi di idee e comunità, coesione e connessione di progetti, consigli partecipati,
accessibilità, pranzi condivisi e lunghe giornate di riflessioni sbagliate o estremamente giuste?
L’approccio collettivo all’arte e alla curatela in risposta all’individualismo, la necessità di
condividere i valori provenienti da molteplici esperienze e diversi punti di vista, la voglia di
conoscersi, di insegnare ed essere aperti ad apprendere.
Una mostra composta da diverse soggettività, un manifesto di partecipazione multidisciplinare di
saperi e conoscenze, con l’obiettivo di imparare l’unə dall’altrə in un percorso in divenire.
Con il capitolo uno i valori di un trait d’union si manifesteranno in Marea di Paola Ghiano, una
struttura accessibile e condivisa, spazio pubblico e privato, una casa ‘a ringhiera’ capace di
mutare a seconda del luogo e degli obiettivi. Questo scheletro installativo neutro permetterà di
creare una programmazione di esposizioni che daranno vita ad eventi di approfondimento ad
esse legate, continuando così a dialogare tra loro in costante mutamento.
Un trait d’union, la nascita di un collettivo.
Artist3 in mostra:
Bruno Agnorelli | Alessandro Bello | Mariapia Di Lecce e Antonello Tosto | Yirui
Fang | Sara Friou | Antonio Lanna | Federica Mambrini | Michele Turbanti |
Manfredi Zimbardo
Paratissima Factory - Il progetto:
Paratissima Factory è un hub creativo di residenze, atelier e studi d’artista, situato al 3°
piano dell’Ex Accademia Militare nel complesso della Cavallerizza.
Il progetto Paratissima Factory è una produzione PRS Srl Impresa Sociale che nasce
con l'obiettivo di favorire la mobilità di artisti e curatori su scala nazionale e
internazionale e di sostenere e promuovere la scena dell’arte contemporanea
emergente. La Cavallerizza diventa così un luogo di produzione e non solo di
esposizione, attiva tutto l’anno.
Paratissima Factory si divide in Residenze d’arte e Atelier. Paratissima Factory |
Residenze offre a giovani artisti e curatori l’opportunità di vivere, per circa tre mesi,
un’esperienza di residenza all’interno di uno spazio polivalente e dinamico, in cui è
possibile sviluppare la propria ricerca e ampliare la propria rete professionale,
supportato dal Board Curatoriale di PRS srl.
Ogni Residenza ha come esito finale la mostra di restituzione, grazie alla quale gli artisti
hanno la possibilità di esporre i propri progetti in “Paratissima Factory - The Exhibition”.
Come traccia e testimonianza dell’attività svolta durante la Residenza, gli artisti lasciano
all’organizzazione un’opera che entra a far parte della PRS Collection e che serve a
finanziare la prosecuzione del programma di residenze.
Paratissima Factory nei IV cicli di storico ha raccolto 150 candidature, di cui 30
internazionali, selezionando 36 artisti e 6 curatori in residenza. Tra le tre mostre di
restituzione, tenutesi rispettivamente a maggio, a settembre e a dicembre 2022
Paratissima Factory ha registrato oltre 2000 visitatori.