Parole Sospese
L’installazione “La Biblioteca arabo sicula” di Stalker e De Luca al MAO Museo d’Arte Orientale di Torino. Un viaggio nel cuore del Mediterraneo, attraverso il racconto magico dei viandanti arabi in Sicilia nel suo momento di massimo splendore.
Comunicato stampa
Un viaggio nel cuore del Mediterraneo, attraverso il racconto magico dei viandanti arabi in Sicilia nel suo momento di massimo splendore.
È quello che regala al pubblico la Biblioteca arabo sicula, firmata dal gruppo romano Stalker e dall’artista pugliese Antonio De Luca nel 2001 e oggi a Torino in occasione di “Parole Sospese”, l’evento promosso dal MAO Museo d’Arte Orientale, in collaborazione con la Fondazione Orestiadi, Istituto di Alta Cultura Onlus.
In uno spazio della Sala Mazzonis appositamente dedicato all’opera, i visitatori potranno muoversi al suo interno in una selezione di testi dedicati ai luoghi, gli usi e le tradizioni della Sicilia musulmana, ispirata al volume Biblioteca siculo – araba del celebre orientalista Michele Amari.
Un percorso storico di straordinaria evocazione che restituisce al pubblico le suggestioni dell’isola nel suo punto culturale più alto, ma non solo. L’installazione di Stalker e De Luca suggerisce anche una riflessione di assoluta attualità sul dialogo interculturale e la fratellanza tra i popoli che molti secoli fa trovarono compiuta espressione nella koinè mediterranea.
La Biblioteca arabo sicula arriva al MAO dopo aver partecipato alla mostra itinerante L’Islam in Sicilia: un giardino fra due civiltà. Un progetto iniziato nel 2002 e dedicato all’analisi e alla rappresentazione delle reciproche influenze tra le diverse culture che diedero vita nell’isola, tra il IX e XII secolo, ad una fase privilegiata di osmosi tra diversi mondi e di pacifica convivenza tra ebrei, musulmani e cristiani che portò tra l’altro alla realizzazione di alcuni dei grandi capolavori dell’arte medievale.
In sette anni l’esposizione ha percorso più di 30mila chilometri, toccando le principali capitali del mondo arabo attraverso Tunisia, Egitto, Libano, Giordania, Yemen, Pakistan, Oman, Emirati Arabi Uniti, Qatar e Arabia Saudita.
Un messaggio di pace tra i popoli che si rinnova oggi al MAO.
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La Fondazione Orestiadi, Istituto di Alta Cultura Onlus, con sede a Gibellina (Trapani) è stata costituita nel 1992. Sorta per raccogliere, salvaguardare, valorizzare e potenziare tutto il patrimonio della città di Gibellina a partire dalla sua ricostruzione dopo il terremoto del 1968, l’Ente svolge un’intensa attività di promozione culturale producendo ed organizzando mostre, convegni e ricerche con particolare riguardo e costante apertura al mondo Mediterraneo. Il Museo delle Trame Mediterranee della Fondazione Orestiadi costituisce l’approdo di anni di ricerche, incontri, dibattiti, studi e seminari promossi dall’ideatore dell’istituzione culturale siciliana, Ludovico Corrao.