Partorire con l’arte #Miart
Prosegue l’esperienza milanese di Partorire con l’Arte ovvero l’Arte di Partorire,”il corso di preludio” che attraverso il connubio tra arte e scienza, parla alle donne degli effetti positivi della fruizione della cultura per il benessere della donna e del feto.
Comunicato stampa
PARTORIRE CON L’ARTE OVVERO L’ARTE DI PARTORIRE
Nato dall’intuizione del ginecologo e collezionista Antonio Martino e dalla psicologa dell'Arte Miriam Mirolla, grazie alla partnership scientifica della Fondazione Bracco e con il patrocinio della Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico Milano, il progetto affianca la donna nel delicato percorso soggettivo della gravidanza e approfondisce i temi dell’origine, dell’autopercezione corporea e della maternità attraverso lo sguardo evolutivo e congiunto dell’arte e della scienza medica. Riscoprendo le “immagini fondamentali” che gli artisti di tutti i tempi hanno elaborato e la storia dell’arte ci ha tramandato, è avviata una riflessione sul mistero e la complessità della nascita e sui modi in cui nei secoli i grandi artisti del passato e del presente hanno trattato questo tema.
Il progetto, partito da Roma a settembre 2014, si è consolidato a Milano e approderà nei prossimi mesi a Napoli, Bologna, Torino, Venezia e Palermo. Sono già stati aperti dei contatti per portare il progetto negli Stati Uniti.
“Alla luce delle conoscenze attuali – commenta Antonio Martino - sappiamo che i pensieri, le aspettative, le intuizioni e le fantasie di una donna in gravidanza possono incidere significativamente sulla qualità dell’intera gestazione, del parto, dell’allattamento e sulla salute futura del nascituro”.
"Il legame tra madre e figlio è uno storytelling personale che influenza il feto e le sue trasformazioni – dichiara Miriam Mirolla - Lo scopo dei nostri incontri è restituire valore conoscitivo a questa fase della vita femminile, sottrarre la donna dall'isolamento ospedaliero, riportandola al centro della comunità artistica e scientifica della città in cui vive”.
“La Fondazione Bracco da sempre è attenta all’ambito della cultura e salute e al tema della prevenzione femminile – dichiara Diana Bracco, presidente della fondazione omonima - il sostegno al progetto multidisciplinare Partorire con l’Arte dà continuità al nostro percorso. Gli incontri sono l’occasione per diffondere un messaggio importante, stimolando ogni donna a cercare, anche attraverso l’arte, una condizione di benessere che sappiamo essere essenziale”.
Partorire con l’arte si rivolge alle donne in gravidanza, alle neo-mamme, ai partner, alle coppie, ai nonni e a tutti coloro che vogliano approfondire la tematica della gravidanza e della maternità con un occhio nuovo e originale.
Ad ogni incontro sono intervenuti relatori provenienti tanto dal mondo dell’arte - come gli artisti Stefano Arienti e Liliana Moro, direttori di musei come Sandrina Bandera della Pinacoteca di Brera), Annalisa Zanni del Museo Poldi Pezzoli), Paolo Biscottini del Museo Diocesano, Elena Manzoni di Chiosca della Fondazione Piero Manzoni – quanto da quello della cultura – come la psicologa Silvia Vegetti Finzi e Enzo Grossi advisor scientifico di Fondazione Bracco – e della medicina specialistica – come Alessandra Kustermann direttore del Pronto Soccorso ginecologico della Clinica Mangiagalli, Irene Cetin direttore di ginecologia dell’Ospedale Luigi Sacco, Paolo Marchettini neurologo Centro Diagnostico Italiano.
Il progetto Partorire con l’Arte è arricchito dalla collaborazione con la Fondazione medicina a misura di donna Onlus, promotore del progetto partner Nati con la cultura, e l’Associazione Culturale Collezionisti di Arte Contemporanea.
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