Pascal Schwaighofer – Mythological Reenactment
In mostra una nuova installazione che prende possesso della galleria espositiva a cura dell’artista Pascal Schwaighofer dal titolo Mythological Reenactment (Conversations).
Comunicato stampa
Pascal Schwaighofer
Mythological Reenactment (Conversations)
positions in space 18
i2a istituto internazionale di architettura di Vico Morcote inaugura mercoledì 4 dicembre 2013 alle ore 19 una nuova installazione che prende possesso della galleria espositiva a cura dell’artista Pascal Schwaighofer dal titolo Mythological Reenactment (Conversations). Schwaighofer interviene nell’ambito della serie positions in space - il ciclo che è affidato ad architetti e artisti in alternanza - realizzando il 18° appuntamento. Dopo la vernice si terrà un dibattito con Nicola Soldini, architetto, storico e docente alla SUPSI-Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana.
Ricorrendo alla leggenda della fondazione di Cartagine, Mythological Reenactment (Conversations) si concentra sulle relazioni fra mito e realtà, fra luogo, spazio e azione. Il punto di riferimento è la leggenda della Principessa Didone (814-760 a.C.) che - secondo la mitologia - si suppone abbia fondato Cartagine dopo che le fu assegnata una terra le cui dimensioni dovevano coincidere con quelle di una pelle di bue. Astutamente Didone non stese la pelle a terra, ma la tagliò, invece, in fini striscioline, ottenendo così un’area più estesa. Il luogo che ne derivò fu probabilmente la prima enclave nella storia governata dalle proprie regole e leggi.
In seguito, la leggenda entrò anche nella geometria euclidea conosciuta come il “problema di Didone”. Adottando una tecnica che in qualche modo è simile a quella di 3000 anni fa, Pascal Schwaighofer riporta in vita il mito e ne esamina le sue condizioni materiali. Come l’azione politica di Didone a quel tempo, la pratica estetica dell’artista riconnette la teoria astratta dello spazio con un livello esperienziale, sollevando quindi domande concernenti la possibile origine di tali leggende.
Un aperitivo sarà offerto a tutti i presenti.
Al termine dell’evento gli interessati potranno intrattenersi con gli ospiti per uno standing dinner (CHF 25.- per persona tutto compreso, iscrizioni entro lunedì 2 dicembre 2013 via e-mail a [email protected] o telefonando al numero 0041 91 996 13 87).
L’installazione potrà essere visitata tutti i giorni nella galleria al pianterreno di i2a fino al finissage, che si terrà mercoledì 22 gennaio 2014 (lunedì-domenica ore 10-20, ingresso libero, chiuso per le festività natalizie da martedì 24 dicembre 2013 a lunedì 6 gennaio 2014).
Con il sostegno di:
Repubblica e Cantone Ticino - Fondo Swisslos
Pascal Schwaighofer
Pascal Schwaighofer è nato nel 1976 a Locarno. Vive e lavora fra Zurigo e Rotterdam. Ha esposto in luoghi storici, come il Musée de Géologie di Losanna (2013) e il Kolumba Museum di Colonia (2013); ha realizzato delle mostre personali al Centre culturel suisse di Parigi, al Museo d’Arte di Lugano e ha partecipato a numerose collettive in Europa.
Vincitore del Premio Manor e degli Swiss Art Awards (2011).
positions in space
È una serie di manifestazioni in cui architetti e artisti sono chiamati a creare un’installazione e a invitare a loro volta una o più figure di rilievo per il loro percorso creativo, nell’intento di animare il dibattito intorno alla produzione architettonica e artistica.
i2a: forum di architettura
i2a istituto internazionale di architettura è l’unico forum di architettura in Svizzera a sud delle Alpi, dedito allo studio di tematiche legate al territorio, all’ambiente e alla realtà contemporanea che promuove conferenze, mostre, installazioni, performance e attività didattiche - anche per i bambini e i ragazzi -, con la precisa volontà di accrescere la consapevolezza del ruolo dell’architettura quale strumento di lettura e comprensione dei fenomeni contemporanei, in un clima di grande apertura e dialogo. i2a per vocazione allarga lo sguardo aprendosi alle discipline vicine e complementari che indagano la relazione tra l’uomo e lo spazio e si propone come residenza d’artisti e sede che ospita workshop e laboratori.