Passaggi Dialoghi sulla porta
L’esposizione curata da Ada Patrizia Fiorillo nasce da un rapporto di collaborazione con la nota azienda campana da cui la proposta di affidare a dodici artisti, scelti dal panorama nazionale, il disegno di altrettante porte da interni.
Comunicato stampa
Sabato 15 dicembre alle ore 19,00 presso la sede di Tekla porte e finestre a Sarno in zona Pip – Località Ingegno sarà inaugurata la mostra Passaggi Dialoghi sulla porta che propone opere di Giuliana Balice, Nicola Carrino, Angelo Casciello, Lucilla Catania, Luce Delhove, Ugo La Pietra, Enzo Navarra, Marco Pellizzola, Mauro Staccioli, Cordelia von Den Steinen, Franco Summa, Luigi Vollaro. L’esposizione curata da Ada Patrizia Fiorillo nasce da un rapporto di collaborazione con la nota azienda campana da cui la proposta di affidare a dodici artisti, scelti dal panorama nazionale, il disegno di altrettante porte da interni. Dal disegno progettuale, le cui immagini costituiscono il corredo iconografico del Calendario aziendale 2013 sono partiti gli artisti per il risultato di dodici prototipi realizzati esecutivamente dall’azienda, grazie al prezioso coordinamento di Luigi Pagano durante la fase elaborativa. Saranno dunque le dodici porte ed i rispettivi disegni a costituire il percorso della mostra, allestito nella nuova sede dell’azienda. Un’occasione per sancire ancora una volta l’ormai collaudata attenzione della famiglia Prete per il mondo dell’arte, per le sue capacità immaginative e prefigurative accolte come ulteriore possibilità di tessere e di arricchire la propria esperienza industriale, trasformando un manufatto in un artefatto. È «un’esperienza – sottolinea Antonio Prete direttore Generale di Tekla – con la quale si intende rinnovare quel colloquiale rapporto di mecenatismo che vede da tempo l’azienda affiancare iniziative artistiche, richiamando l’attenzione su spaccati di creatività contemporanea, quali segnali forti benché disposti a relazionarsi ad una realtà produttiva sensibile, nei limiti del proprio specifico, alla cultura del progetto». Guardare alle possibilità comunicative dell’arte, estrapolare da esse l’opportunità di un possibile legame tra l’espressione artistica ed il mondo dell’industria, è quanto è alla base di questa proposta espositiva che focalizza nella porta il momento centrale di un dialogo ulteriormente stabilito anche dall’uso da parte degli artisti delle materie produttive proprie all’azienda. Una porta assunta dunque nel suo valore di oggetto funzionale e nel suo portato simbolico. È quest’ultimo l’aspetto – sottolinea Ada Patrizia Fiorillo – «particolarmente sollecitativo dell’intera operazione. Si ritorna sui passi di un progetto già attraversato anni addietro dall’azienda, e lo si fa caratterizzandolo su una matrice segnatamente leggibile pur nella varietà delle proposte avanzate. Si è scelto innanzitutto di lavorare prevalentemente con scultori adusi al rapporto con lo spazio e con la materia, ma soprattutto abituati a relazionarsi con realtà ambientali siano esse di interno o di esterno. In tal senso la porta nel suo essere varco, soglia, elemento di separazione e di unione, passaggio di accoglienza e di dialogo, li assomma entrambi, rimandando ulteriormente a quel valore simbolico per la quale essa non è solo spazio fisico, ma spazio dell’esistere, dell’immaginare, del percepire, del narrare». Di narrazioni si tratta, fatte di gesti e di segni, di colori e di materie. Si va dal rigore costruttivo di Giuliana Balice, di Nicola Carrino e di Mauro Staccioli, al segno naturalistico di Luce Delhove, al racconto fabulistico di Marco Pellizzola e di Enzo Navarra, alle forme archetipali di Angelo Casciello, alle suggestioni figurali di Ugo La Pietra e Franco Summa, al segno fortemente scultoreo di Lucilla Catania, alla suggestiva narrazione plastica propria delle opere di Cordelia von Den Steinen e di Luigi Vollaro. Spazi dunque della comunicazione e del dialogo che confinano e sconfinano tessendo relazioni che orientano gli sguardi e possibilmente il futuro. A corredo della mostra è pubblicato un esaustivo catalogo, documentativo delle opere e degli apparati, introdotto da Francesco Prete, con testo di presentazione di Ada Patrizia Fiorillo e contributi di Caterina Pocaterra e Pasquale Ruocco. La mostra rimarrà aperta fino al 15 gennaio. Lunedì/ venerdì 10/13- 15/18 o su appuntamento Per info: numero verde 800 219 3000
GIULIANA BALICE (Napoli, 1931), dopo aver studiato a Napoli si trasferisce a Milano dove si orienta da subito verso scelte costruttiviste. Vive e lavora a Milano. NICOLA CARRINO (Taranto, 1932), si forma in ambiente romano dedicandosi ad una scultura modulare prevalententemente in ferro ed acciaio. Vive e lavora a Roma. ANGELO CASCIELLO (Scafati-SA,1957), studia a Napoli presso l’Accademia di Belle Arti, dedicandosi alla pittura ed alla scultura con vocazione ambientale. Vive e lavora a Scafati. LUCILLA CATANIA (Roma, 1955), esordisce negli anni Ottanta con una scultura disposta a relazionarsi con l’ambiente sociale e culturale. Vive e lavora a Roma. LUCE DELHOVE (Uccle-Belgio, 1952), si diploma presso l’Istituto Politecnico di Design di Milano; dal 1979 si occupa d’incisione, avvicinandosi poi alla scultura.. Vive e lavora a Roma e Milano. UGO LA PIETRA (Bussi sul Tirino-PE, 1938), si laurea in Architettura al Politecnico di Milano lavorando come artista, architetto, designer e ricercatore. Vive e lavora a Milano. ENZO NAVARRA (Piperno-PT, 1946), dopo gli studi a Napoli e a Venezia si dedica dapprima alla pittura e successivamente alla scultura. Vive e lavora a Trieste. MARCO PELLIZZOLA (Cento-FE,1953), studia a Bologna dedicandosi dapprima alla pittura e poi alla progettazione di opere d’ambiente. Vive e lavora a Cento.
MAURO STACCIOLI (Volterra,1937), studia a Volterra. Da anni il suo lavoro è indirizzato al rapporto della scultura con l’ambiente naturale o urbano. Vive tra Milano e Volterra. CORDELIA VON DEN STEINEN (Basilea, Svizzera 1941), studia a Basilea e poi in Italia. Si dedica alla scultura, alla progettazione di gioielli e di scenografie teatrali. Vive e lavora tra la Versilia e Milano.
FRANCO SUMMA (Pescara, 1938) studia a Roma, laureandosi in Lettere. Da anni si dedica ad una ricerca sul una ricerca sul rapporto uomo-ambiente. Vive e lavora a Pescara.
LUIGI VOLLARO (Scafati-SA,1949), studia all’'Accademia di Belle Arti di Napoli. Si dedica presto alla scultura sperimentando molti materiali dalla terracotta, al n piombo al rame. Vive e lavora a Scafati.