Patologia della pittura
Una festa e un libro dell’Archivio Mario Schifano per Memmo Mancini.
Comunicato stampa
Lo chiamano “Memmo di Poggi” ma il suo nome è Domenico Mancini ed è un personaggio unico nel mondo dell'arte. Maestro coloraio, amico della pittura e degli artisti, sarà festeggiato a Roma lunedì 17 marzo 2014, alle ore 12.00, alla Coloreria Poggi in via del Gesù 75.
In questa occasione Achille Bonito Oliva presenterà PATOLOGIA DELLA PITTURA, il secondo numero di Grande Angolo - la nuova collana editoriale pubblicata dall’Archivio Mario Schifano, ideata e diretta da Monica De Bei Schifano - dedicato al più famoso maestro coloraio d’Italia. E’ un piccolo e prezioso libro dove Memmo Mancini viene raccontato da Luca Ronchi attraverso la scelta e la trascrizione di frammenti di tante conversazioni avvenute negli anni.
Così Memmo Mancini si presenta nelle prime righe del libro ricordando i suoi esordi nel 1960: “Io sono del quarantaquattro e quindi avevo solo sedici anni. Avevo cominciato a lavorare nella Coloreria come ragazzo di bottega. Il padrone del negozio era il vecchio Poggi, un uomo con il pizzetto che somigliava al ministro Medici. La loro famiglia veniva da Genova e il primo negozio stava in piazza della Minerva già nel 1600, ai tempi del Barocco, quando le spezie le portavano con le caravelle! Poi nel 1825 l’hanno spostato in via del Gesù. Ho appreso tutto quello che so da personaggi che lavoravano lì da tempo immemorabile. Allora c’era l’impasto dei colori, la conoscenza di certe materie che non esistono più e che non conosce più nessuno, le vecchie resine, i vecchi pigmenti. Si lavoravano ancora le tele per arazzo con dei colori particolari che non erano né oli né tempere” e ancora: “Allora i rapporti personali erano più facili, tutti frequentavano tutti come in una scatola cinese. Stavano e vivevano insieme, gli artisti, i poeti, i letterati, i pittori”.
Nel libro, in questi “Conversation Pieces”, viene ricordata la storia della Coloreria, l’evoluzione dei materiali e dei colori per le Belle Arti, le avventure degli artisti americani a Roma nel secondo dopoguerra, le visite dei pittori italiani nella storica coloreria vicina al Pantheon, l’amicizia con Balthus “ultimo esponente della tecnica classica” e con Schifano, “malato di pittura”.
Negli occhi del coloraio si snoda la storia dell’arte a Roma, si conoscono gli artisti che hanno vissuto o sono passati in città, da Guttuso a Twombly, da Rauschenberg a Paladino, rivelando caratteri, fissazioni e attitudini poco note, ma anche tutto un mondo che quotidianamente ha sempre frequentato il negozio. La Coloreria Poggi è stata ed è tuttora un luogo di incontro, dove grandi artisti si trovano fra loro ma anche restauratori, mosaicisti, pittori della domenica, ecc.
Il libro, stampato in tiratura limitata e numerata di trecento copie in italiano e in inglese, è distribuito via web (www.marioschifano.it) e a Roma nella Coloreria Poggi di via del Gesù.