Patrizio Travagli – Installazione continua
Lo sguardo dell’arte interpreta e dialoga con la città, i suoi spazi, la sua storia. Con questo spirito la Sinagoga e il Museo Ebraico di Firenze accolgono le sculture luminose di Patrizio Travagli in occasione dell’apertura straordinaria della Sinagoga per la Notte Bianca 2014.
Comunicato stampa
Lo sguardo dell’arte interpreta e dialoga con la città, i suoi spazi, la sua storia. Con questo spirito la Sinagoga e il Museo Ebraico di Firenze accolgono le sculture luminose di Patrizio Travagli in occasione dell’apertura straordinaria della Sinagoga per la Notte Bianca 2014.
Start with Art in sinergia con la Comunità Ebraica di Firenze e CoopCulture invitano a scoprire con nuova luce il grande Tempio Israelitico inaugurato nel 1882 e parte della “città continua” presente e contemporanea.
Patrizio Travagli utilizza spesso l’illuminazione nei suoi lavori. La luce è intesa come l’origine di tutte le cose. Le opere illuminate hanno inoltre un impatto magico sullo spazio circostante, nello stesso momento scoprendolo con la luce e nascondendolo lasciandolo nell’ombra. Installate all’esterno conversano con il luogo nel quale sono collocate, aprendo nuovi punti di vista e danno la possibilità allo spettatore di unire la scultura alla città, ottenendo così un’unica opera d’arte.
In occasione della Notte Bianca le sue sculture luminose saranno collocate all’ingresso della Sinagoga fiorentina, che è diventata con la sua imponente presenza sia fisica che simbolica, un punto di vitale importanza della città. Per una notte, una parte della sua struttura verrà reinterpretata tramite le installazioni dell’artista. Il visitatore quindi, oltre ad avere la possibilità di visitare la sinagoga al di fuori dei consueti orari di apertura, potrà per una notte ammirare l’edificio storico sotto una luce nuova, irripetibile, che l’Installazione continua di Patrizio Travagli ha saputo creare.
Il progetto mira in qualche modo ad estendere la nostra percezione della città anche dietro le facciate, a rivoltarla, renderla visibile dall’interno. Le sculture collocate all’ingresso della sinagoga, saranno per lo spettatore un’occasione di sosta in un luogo solitamente di passaggio. Illumineranno quello che normalmente sfugge alla nostra percezione, anche se fortemente parte dell’edificio e della sua identità. Gli edifici non esistono soltanto con le facciate, la loro esistenza continua anche dietro di queste, con dettagli che spesso si rivelano essere scoperte sorprendenti.
L’Installazione continua di Patrizio Travagli ci accompagna quindi nel viaggio alla scoperta di quello che è invisibile, ma che spesso definisce la forma di ciò che vediamo.
In occasione della Notte Bianca e di Rosh Chodesh Iyàr, il capomese ebraico che coincide con la notte di luna nuova, si terrà nel giardino della Sinagoga la conversazione dal titolo ,”E luce sia (Gen. 1. 3)” con Rav Joseph Levi.