Paul Alex Samaniego – Origo
Seconda mostra a Roma, che inizia sempre da un’osservazione, da una realtà da interrogare e da consegnare alla nostra coscienza individuale e collettiva.
Comunicato stampa
Inizia l’anno con la mostra del giovane artista italiano talentoso Paul Alex Samaniego, la sua seconda mostra a Roma, che inizia sempre da un’osservazione, da una realtà da interrogare e da consegnare alla nostra coscienza individuale e collettiva.
“Origo”, il titolo della mostra che si terrà dal 12 gennaio al 5 febbraio 2016, dal latino lingua delle origini del nostro mondo occidentale; lo scopo di Samaniego è di ritornare alle origini per interrogare il futuro.
L'Umanità vive la fine di un ciclo, mentre il ciclo successivo non è ancora stato avviato.
Sarà possibile fare vincere la vita contro la nerezza di questo Mondo? Per rispondere a questa domanda, Paul Samaniego interroga la Genesi per offrirci un video e quattro dipinti di grande formato con fondo nero ebano. Quattro quadri dove l’intenso nero avvolge un cerchio, questa è la forma geometrica più rassicurante.
Un cerchio come una cellula e come la Terra sulla quale brulicano migliaia di piccoli vivai, dove gli esseri umani e gli animali convivono, dove si scontrano belle e nauseanti filosofie, dove i destini si intersecano, dove le radici della vita sembrano capaci di superare la potenza delle tenebre.
L'Umanità si trova su un pendio scivoloso, ma in questi vivai Paul Samaniego tenta di dipingere la possibilità di ogni essere di fare la sua parte, di abbandonare tutte queste scorie ed anche l’inerzia mentale per rinascere, per ridare vita alla vita.
I dipinti di Samaniego sono sempre affascinanti nell’insieme dei loro particolari ed è appunto tutta la forza di un’opera che ci rifocalizza su ciò che siamo. “Origo” è una spinta verso il significato del lavoro sensibile e violento dell’artista, e sulla padronanza della tecnica che ricorda il drippin di Jackson Pollock.
“Origo” è un soffio di speranza, una mostra potente.
Sabine Oberti
Paul Alex M. Samaniego - Giorno VI, 2015, Carbone, cenere, terra, tempera, colla arabica e smalto acrilico su ecopelle, 120x140cm Paul Alex M. Samaniego - Giorno VI, 2015, Carbone, cenere, terra, tempera, colla arabica e smalto acrilico su ecopelle, 120x140cm
Paul Alex Samaniego , italiano di seconda generazione, figlio di una coppia di immigrati filippini, nasce a Roma nel 1989. Si diploma presso il Liceo Artistico di Roma “Via di Ripetta”. A partire dal 2008 espone i propri lavori (quadri, sculture, istallazioni multimediali) con mostre personali e collettive. Nel 2009 realizza nell’ambito del progetto “Viaggio nella memoria” del Comune di Roma il video art “Un solo viaggio… Una sola andata”. Nel 2012 collabora con il Laboratorio di Antropologia dei Media Audiovisivi dell’Università degli Studi di Milano Bicocca per il documentario “Da dove vieni”. Nel 2013 viene organizzata presso l’Artothèque de Rome di Via Margutta la mostra personale “La fine dell’inizio”. Nei mesi successivi, ispirandosi alla vita quotidiana e al lavoro, focalizza la sua attività su “Colf”, un video art di 15 minuti, curando ogni aspetto della realizzazione dell’opera: direzione, sceneggiatura, fotografia, recitazione, montaggio e musica. Colf viene esposta per la prima volta alla “The New Florence Biennale IX” vincendo il secondo premio “Lorenzo il Magnifico” nella categoria video art.
L’artista vive e lavora tra Roma e Milano, collaborando con L’ambasciata Filippina di Roma e diverse associazioni culturali.