Paula e Francesca. Le due facce della fotografia
La rassegna mira a innescare un dibattito riguardo al rapporto simbiotico fra uomo e realtà urbana ancor di più in un’area, come quella salernitana, attualmente fra le più dinamiche nel panorama italiano ed europeo. Le opere, che di volta in volta saranno esposte, appartengono a un gruppo di artisti attivi sul territorio campano e offrono suggestioni e suggerimenti sulla condizione tanto dell’arte quanto della città.
Comunicato stampa
Sabato 10 marzo 2012, alle ore 18,00, presso gli spazi del Punto Einaudi di Salerno sarà inaugurata la personale a due, dal titolo “Paula e Francesca. Le due facce della fotografia” dedicata al salernitano Francesco Acone e alla napoletana Paula Sunday, quinto appuntamento della rassegna “Immaginare la città”, progettata da Massimo Bignardi e Claudio Bartiromo, curata da Marcella Ferro e Pasquale Ruocco.
La rassegna mira a innescare un dibattito riguardo al rapporto simbiotico fra uomo e realtà urbana ancor di più in un’area, come quella salernitana, attualmente fra le più dinamiche nel panorama italiano ed europeo. Le opere, che di volta in volta saranno esposte, appartengono a un gruppo di artisti attivi sul territorio campano e offrono suggestioni e suggerimenti sulla condizione tanto dell'arte quanto della città.
Per l'occasione verranno esposte alcuni lavori inediti di Francesco Acone (Salerno, vive e lavora a Tirana) tratti da un viaggio tra le più importanti città d'Europa, e delle immagini tratte dalla serie That's all falks avviata da Paula Sunday nel 2010.
“Francesco Acone rappresenta – osserva Pasquale Ruocco - il tipo del fotografo viaggiatore, del voyeur rimbaudiano, del moderno globetrotter, attento scrutatore di ciò che lo circonda, capace di cogliere le peculiarità degli ambienti che attraversa impressionandoli sulla “pellicola” digitale della sua macchina.
Con la serie di fotografie presenti in mostra, molte delle quali inedite, l'artista salernitano traccia il tragitto di un viaggio tra le grandi città d'Europa filtrato dallo sguardo attraverso l'obiettivo: composizioni dal forte rigore geometrico inquadrano lo spazio della città caricandolo di valori estetici che prediligono la ricerca di un'idealità insita nel pensiero moderno.[...] Completamente diverso è il lavoro di Paula Sunday della quale sono esposte alcune opere tratte dalla serie That's all falks, un progetto fotografico nato nel 2010 con Fabbrica, immagine paradossale tesa a cogliere gli aspetti più alienanti della catena di montaggio.
Alla fotografia in presa diretta Paula Sunday, infatti, preferisce il set, luogo di vere e proprie messe in scena, frutto di riflessioni personali sull'odierna società, sulla condizione dell'uomo contemporaneo, reo di trasformarsi sempre più nel prodotto-merce di un sistema da lui stesso pensato. “Dall’era della globalizzazione al mondo del lavoro, dalla famiglia alla chirurgia estetica il progetto – annota in un articolo la Sunday – è un’analisi sul mondo contemporaneo che non assume toni di condanna o denuncia. L’ironia, la satira di queste immagini palesano l’artificio, la finzione a cui il nostro quotidiano ci ha abituati. L’uso dell’autoritratto, la mia presenza costante all’interno di ogni scatto non fa altro che porre l’accento sulla finzione a cui prendiamo parte aderendo a modelli preconfezionati. Ci basta solo scegliere il ruolo da interpretare”.