Pavel Florenskij. Tra icona e avanguardia
I massimi studiosi italiani, inglesi, russi e americani che si confronteranno sulla figura e sull’opera del grande intellettuale russo.
Comunicato stampa
Relazioni e interventi di:
Giuseppe Barbieri, Xavier Barral i Altet, Silvia Burini,
Paolo Fabbri, Pavel V. Florenskij, Kirill Gavrilin, Giuseppe Goisis,
Nicoletta Misler, Valentin Nikitin, Olga Nikitina, Valentina Parisi
Luigi Perissinotto, Avril Pyman, Wendy Salmond, Natalino Valentini
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Il 3 e il 4 febbraio un doppio appuntamento a Venezia e Vicenza con i massimi studiosi italiani, inglesi, russi e americani che si confronteranno sulla figura e sull’opera del grande intellettuale russo Pavel Florenskij, ponte fra la tradizione delle antiche icone e la spiritualità dell’Avanguardia russa.
Un convegno internazionale di altissimo valore scientifico che si inserisce nel calendario delle ricche iniziative collegate alla mostra “Avanguardia russa. Esperienze di un mondo nuovo” alle Gallerie d’Italia di - Palazzo Leoni Montanari di a Vicenza.
In occasione della mostra “Avanguardia russa. Esperienze di un mondo nuovo” - allestita fino al 26 febbraio alle Gallerie d’Italia, Palazzo Leoni Montanari, sede museale di Intesa Sanpaolo a Vicenza - studiosi da tutto il mondo si riuniranno venerdì 3 e sabato 4 febbraio a Venezia e Vicenza per il Convegno Internazionale di Studi “Pavel Florenskij. Tra icona e Avanguardia”, promosso unitamente da CSAR - Centro di Alti Studi sulla Cultura e le Arti della Russia - la cui direttrice Silvia Burini ha curato il convegno - e da Intesa Sanpaolo.
Il tema del convegno riprende e tematizza più puntualmente l’arco di questioni affrontate dalla mostra “Avanguardia russa. Esperienze di un mondo nuovo”, di cui costituisce non solo un’importante appendice di approfondimento ma anche l’occasione per individuare specifiche chiavi di lettura del percorso espositivo di Palazzo Leoni Montanari.
Alcuni dei maggiori e più autorevoli specialisti provenienti dall’Italia, Gran Bretagna, Russia e Stati Uniti presenteranno i loro contributi
sulla cruciale figura di intellettuale, filosofo, matematico, storico dell’arte e sacerdote di Pavel Florenskij.
Questo grandissimo studioso ha avuto il merito di individuare un nuovo approccio all’antica tradizione artistica russa
e in particolare al segno dell’icona, grazie a lui percepito come matrice sotterranea ma sempre presente della cultura nazionale.
Tra gli altri, parteciperanno ai lavori Nicoletta Misler, la più importante specialista italiana di avanguardia russa e studiosa di Pavel Florenskij, Paolo Fabbri fra i maggiori semiologi italiani, già direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Parigi, Pavel V. Florenskij, nipote di Florenskij stesso e studioso della sua opera, la nota specialista americana Wendy Salmond e Avril Pyman, membro della British Academy e autrice di una fortunata biografia di Pavel Florenskij.
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Questa prestigiosa due giorni di studi fa parte delle rientra nelle numerose e variegate iniziative collegate alla mostra “Avanguardia russa. Esperienze di un mondo nuovo” che presenta per la prima volta in Italia 85 opere provenienti dai Musei regionali di Ivanovo, Kostroma, Jaroslavl’ e Tula.
L’esposizione è promossa da Intesa Sanpaolo, Centro di Alti Studi sulla Cultura e le Arti della Russia (CSAR) dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, Foundation for Interregional Projects di Mosca, Ivanovo Art Museum e organizzata nell’ambito dell’Anno della Cultura e Lingua russa in Italia e della Cultura e Lingua italiana in Russia.
L’iniziativa vanta il sostegno e il patrocinio del Ministero della Cultura della Federazione Russa e del Governo della Regione di Ivanovo, il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali della Repubblica Italiana, e la collaborazione con il Comune di Vicenza.
Accanto a capolavori di protagonisti quali Kandinskij, Malevič, Rodčenko, l’esposizione mette in luce figure che acquisiscono nuovo valore come Ol’ga Rozanova ed evidenzia tematiche essenziali per la storia dell’Avanguardia russa, quali quella del rapporto con la pittura di icone, presenti nel museo vicentino con una collezione unica in Occidente.