Peace & Care – Lediesis

Informazioni Evento

Date
Dal al

dal lunedì al venerdì 09.00/13.00 - 14.00/16.00

Vernissage
05/03/2025

ore 18

Artisti
Lediesis
Curatori
Serena Becagli, Stefano Bartolini, Martina Lopa
Generi
arte contemporanea, personale

Le opere di Lediesis in dialogo con le bandiere cucite dalle lavoratrici nella mostra Peace & Care.

Comunicato stampa

Si inaugura mercoledì 5 marzo – e resterà visibile fino al 25 aprile – la mostra Peace & Care nel Semiottagono delle Murate a Firenze, un progetto promosso da Fondazione Valore Lavoro, CGIL Nazionale e CGIL Toscana, a cura di Stefano Bartolini, Martina Lopa e Serena Becagli, che mette in relazione alcuni materiali d'archivio della CGIL con le opere delle street artist Lediesis.

Peace & Care è il primo di una serie di eventi pensati da CGIL per il 2025, all’interno di un programma più ampio dal titolo Il senso della cura.

Quello della cura è un concetto politico, come da sempre rivendicato dal pensiero femminista, che negli ultimi decenni ne ha ribadito il valore etico e trasformativo: sottratta a una lettura patriarcale di comodo, che l’ha storicamente ridotta all’attività di assistenza delle persone fragili, delegata alle donne e in gran parte non retribuita, va liberata e rimessa al centro dell’orizzonte sociale come atteggiamento generale che assuma la cura di sé, delle altre/i, degli esseri viventi di ogni specie e del pianeta come paradigma dell’organizzazione sociale e delle relazioni fra le persone.

Le iconiche Superwomen delle Lediesis lasciano per un momento le strade in cui, con azioni improvvise, le loro creatrici di solito le fanno apparire, per adunarsi attorno a una grande bandiera multicolore realizzata nel 1953 dalle mezzadre in lotta per i diritti sul lavoro, riscoperta dagli storici Stefano Bartolini e Martina Lopa negli archivi della CGIL. La mostra si tiene nel Semiottagono Murate a Firenze dove già nel 2024 è stato ospitato il progetto "Una lotta senza tempo" in cui una serie di documenti d’epoca si confrontavano con un’opera realizzata dall’artista Gea Casolaro, in occasione dei 70 anni dalla Conferenza Nazionale della Donna Lavoratrice, promossa dalla Cgil nel 1954 a Firenze.

È importante perciò proseguire il percorso avviato con la rassegna Una lotta senza tempo – afferma Gessica Beneforti, segreteria CGIL Toscana - che nel 2024, in occasione del 70° anniversario della prima Conferenza nazionale della donna lavoratrice, ha dato vita a mostre storiche e artistiche, cicli di incontri ed eventi culturali presso il complesso de Le Murate di Firenze culminando nell’assemblea nazionale delle donne della CGIL “Belle Ciao” 2024. Allora ci siamo occupate di costruire un paradigma di pensiero comune, attraverso una riflessione ampia su tematiche femministe intersezionali, ora vogliamo continuare il percorso approfondendo i concetti di comunità, di cura, di empatia, di pacifismo e di beni pubblici per le comunità.

“Prosegue quindi il confronto tra materiali d’archivio e nuove ricerche – afferma Gessica Beneforti, segreteria CGIL Toscana - a dimostrazione che i diritti per il lavoro e la pace sono temi per i quali le donne da sempre lottano e dei quali si prendono cura, quasi a vegliare sulle conquiste che non devono mai essere date per scontate”.

“L’archivio si dimostra uno strumento vivo, patrimonio di tutti, al quale fare riferimento e nel quale ritrovare stimoli e pensieri attuali” prosegue Silvia Biagini, Presidente Fondazione Valore Lavoro.

La ricerca degli storici Stefano Bartolini e Martina Lopa che si dispiega anche in pannelli che raccontano la storia di queste bandiere, ci fa capire quanto fosse sovversivo in certi periodi storici dichiararsi pacifisti. Si tratta di una tradizione di produzione di bandiere della pace autonoma rispetto alle canoniche bandiere arcobaleno, ma che contribuì a sedimentare l’immaginario culturale sulla cui base si è diffusa poi quest’ultima.

Gli interventi urbani delle Lediesis creano momenti di riflessione ed omaggi alle tante donne che, come sappiamo, sono da sempre in netta minoranza nelle raffigurazioni su monumenti pubblici: le loro Superwomen sono diverse per storia e cultura ma accomunate da un’incredibile forza d’animo, come furono le lavoratrici che, quasi come un collettivo artistico, cucirono le loro bandiere multicolori per rivendicare il loro ruolo e la voglia di pace.

Promossa da:

Fondazione Valore Lavoro, CGIL Toscana, FILCAMS CGIL Toscana, SPI CGIL Toscana

Con il sostegno di:

CGIL Nazionale,FILCAMS CGIL Nazionale, SPI CGIL Nazionale,

In collaborazione con:

CGIL Camera del lavoro metropolitana di Firenze
Archivio storico CGIL Nazionale, Archivio Centrale UDI, Archivio UDI Siena, Archivio UDI Ravenna, Fondazione ISEC Sesto San Giovanni
Centro di documentazione “Adriano Massaza Gal” Camera del Lavoro di Biella Stanze della memoria Istituto storico della Resistenza senese

Con il contributo di:

Ministero della Cultura, Direzione generale educazione, ricerca e istituti culturali

Con il patrocinio di:

Regione Toscana
Comune di Firenze
Società italiana di storia del lavoro
Fondazione Giuseppe Di Vittorio
Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea Istituto Ernesto De Martino

Si ringraziano:

Archivio UDI Bologna
Archivio UDI Genova
Archivio UDI Verona
Archivio storico CGIL Pisa
Centro di documentazione archivio storico CGIL Toscana