Pedro Neves Marques – Learning to Live with Other Bodies

Informazioni Evento

Luogo
UMBERTO DI MARINO CASA DI MARINO
Via Monte di Dio, 9, Napoli, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

lunedì – sabato ore 15:00 / 20:00 – mattina su appuntamento

Vernissage
17/01/2017

ore 19

Artisti
Pedro Neves Marques
Generi
arte contemporanea, personale

Pedro Neves Marques mette in luce in tutti i suoi progetti il movimento di traslazione, nello spazio e nel tempo, di fenomeni culturali, forme architettoniche, modelli politico-economici, perfino interi paesaggi.

Comunicato stampa

The Galleria Umberto Di Marino is delighted to present the solo show of Pedro Neves Marques entitled Learning to Live with Other Bodies on Tuesday 17 January 2017.
The research conducted by the artist over the years has constantly questioned the premises underlying Modernism and Post-modernism as expressions of a new colonial phase. In all his projects Pedro Neves Marques highlights the transformation, in space and time, of cultural phenomena, architectural forms, political and economic models, and even entire landscapes. As in his essays and literary œuvre, the perspective adopted in his work emphasises the contradictions of these methods. It encourages an ecological approach to the definition of natural processes, especially in relation to the technological and political sphere, through the use of art in a dialogue with other disciplines.
On this occasion, the layout of the exhibition develops the results of research by focusing on the political and economic links between botany and colonialism. The Pudic Relation Between Machine and Plant shows the “romantic skirmishes” between a robot from the King's College Centre for Robotics Research in London and a Mimosa Pudica, a plant that is highly sensitive to touch and external vibrations. The leaves fold inwards when delicately brushed along their surface by the electronic arm, highlighting the erotic fascination exerted by new technologies, the artificial dimension and the nebulous boundaries of biogenetics. The instinct to modify natural cycles to suit its own needs has always been part of human nature, proceeding more by virtue of competition rather than harmonious interaction. However, during this brief game of seduction, the human element is omitted; it remains a premise, almost unnecessary for finding equilibria and synergies. Originally from South America, this species has become an invasive plant in south-eastern Asia, the Pacific and Australia due to overseas colonial journeys over the last few centuries.
Similarly, monocultures now dictate trade routes and have a huge influence on the morphology of the landscape. This theme is introduced by screen prints made with soya ink, based on nineteenth century illustrations done by the botanist Joseph Banks during his expeditions to the Tropics, which were much talked-about due his frequent sexual excesses. The drawings are superimposed over the contracts drawn up by Monsanto to regulate the ownership of GMO seeds throughout the world, replacing the taxonomic iconography with a series of commodity-related codes and genetic information which raise the question of a linguistic revolution in the representation of nature.
Next to the screen prints is a video which was shot in the south of Brazil inside a factory that transforms soya into biodiesel. Learning to Live with the Enemy is the title of a second video which documents the entire refining process and then follows the export of the fuel across the seas, mainly to China which is one of the world’s greatest consumers.
In the complex geopolitical equilibria responsible for the predominance of one power over another, the conquest of a territory can also be measured in terms of the impact of an economic system upon the environment, the availability of resources, and the relatively favourable conditions for maintaining a healthy environment for the inhabitants of a specific geographical area.
Pedro Neves Marques Lisbon, PT, 1984, lives and works between Lisbon and New York
Selected solo and group show:
2016 The Winter of Our Discontent, curated by Jacopo Crivelli Visconti, Galerie Martin Janda, Vienna
2015 CANIBALIA,
curated by Julia Morandeira Arrizabalaga, Kadist Art Foundation, Paris
2014 XII Bienal International de Cuenca, curated by Jacopo Crivelli Visconti and Manuela Moscoso, Ecuador
2013 Environments, w/ Mariana Silva, e-flux, New York, USA
2012 The Chosen Ones, Galeria Pedro Cera, Lisbon, P
The Integration Process, Parkour, Lisbon, P
2011 When's the End of Celebration?, Galleria Umberto Di Marino, Napoli, I
2010 Uma cortina de fumo/ mármore e vidro, w/ André Romão, Sala do Cinzeiro/Fundação EDP/Museu da Electricidade, Lisbon, P
HaVE A look! Have A Look!, curated by FormContent, FormContent, London, Uk
The Horizon Line is Here – tornare per partire, curated by Lorenzo Bruni, Galleria Umberto Di Marino, Napoli, Italy
2008 A river ain’t too much to love, Spike Island, UK
Eurasia, Anastácio-Gonçalves House Museum, Lisbon, PT
2007 BesRevelation 2007, Serralves Villa – Contemporary Art Museum, Oporto, PT

La Galleria Umberto Di Marino è lieta di presentare, martedì 17 gennaio 2017, la personale di Pedro Neves Marques dal titolo Learning to Live with Other Bodies.
L'indagine condotta dall'artista negli anni ha interrogato con assiduità le premesse alla base del Modernismo e del Postmodernismo, come espressioni di una nuova fase colonialistica. Pedro Neves Marques mette in luce in tutti i suoi progetti il movimento di traslazione, nello spazio e nel tempo, di fenomeni culturali, forme architettoniche, modelli politico-economici, perfino interi paesaggi. La prospettiva del suo lavoro, come pure della sua produzione saggistica e letteraria, è quella di mettere in luce le contraddizioni di questi metodi, incoraggiando un approccio "ecologico" alla definizione dei processi naturali, specialmente in relazione all'ambito tecnologico e politico, attraverso l'arte in dialogo con altre discipline.
In questa occasione, il percorso espositivo sviluppa i risultati di una ricerca focalizzata sui legami politici ed economici tra botanica e colonialismo. The Pudic Relation Between Machine and Plant filma le "schermaglie amorose" di un robot proveniente dal King's College Centre for Robotics Research di Londra con una Mimosa Pudica, una pianta sensibile agli stimoli tattili e alle vibrazioni esterne. Le foglie si richiudono su se stesse allo scorrere delicato del braccio elettronico sulla loro superficie, mettendo in evidenza la fascinazione erotica esercitata dalle nuove tecnologie, dalla dimensione artificiale e dai nebulosi confini della biogenetica. L'istinto di piegare i cicli naturali alle proprie necessità accompagna da sempre la natura umana, procedendo più per via di competizione che per interazione armonica. Durante questo breve gioco di seduzione, invece, l'elemento umano è lasciato fuori campo, resta una premessa, quasi non più necessaria a ritrovare equilibri e sinergie. Originaria del Sud America, infatti, questa specie è poi diventata invasiva nel Sudest asiatico, nel Pacifico ed in Australia a seguito dei viaggi colonialisti dei secoli scorsi oltremare.
Allo stesso modo, oggi sono le monoculture a spostare le rotte commerciali e modificare pesantemente la morfologia del paesaggio. Introducono a questo tema una serie di serigrafie realizzate con inchiostro di soia, a partire dalle illustrazioni realizzate nel XIX secolo dal botanico Joseph Banks durante le sue chiacchierate spedizioni ai Tropici, per via delle frequenti intemperanze sessuali. I disegni vengono qui sovrapposti ai contratti che la Monsanto stila per regolamentare la proprietà dei semi OGM in tutto il mondo, sostituendo all'iconografia tassonomica una sfilza di codici merceologici ed informazioni genetiche che sollevano innanzitutto una questione di rivoluzione linguistica nella rappresentazione della natura.
Accanto alle serigrafie, girato nel Sud del Brasile all'interno di uno stabilimento che trasforma la soia in biodiesel, Learning to Live with the Enemy è il titolo di un secondo video in cui viene documentato tutto il processo di raffinazione, fino a seguire l'esportazione del combustibile attraverso i mari, principalmente in direzione della Cina, che s'impone tra i suoi più grandi consumatori al mondo.
Nei complessi equilibri geopolitici responsabili del prevalere di un potere sull'altro, la conquista di territorio si misura anche in termini d'incidenza di un sistema economico rispetto all'ambiente, alla disponibilità di risorse, alle condizioni più o meno favorevoli alla permanenza di un ambiente salubre per le popolazioni che abitano una determinata area geografica.

Pedro Neves Marques (Lisbona, PT, 1984). Vive e lavora tra Lisbona e New York
Tra le principali mostre personali e collettive:
2016 The Winter of Our Discontent, a cura di Jacopo Crivelli Visconti, Galerie Martin Janda, Vienna
2015 CANIBALIA,
a cura di Julia Morandeira Arrizabalaga, Kadist Art Foundation, Paris
2014 XII Bienal International de Cuenca, a cura di Jacopo Crivelli Visconti and Manuela Moscoso, Ecuador
2013 Environments, w/ Mariana Silva, e-flux, New York, USA
2012 The Chosen Ones, Galeria Pedro Cera, Lisbon, P
The Integration Process, Parkour, Lisbon, P
2011 When's the End of Celebration?, Galleria Umberto Di Marino, Napoli, I
2010 Uma cortina de fumo/ mármore e vidro, w/ André Romão, Sala do Cinzeiro/Fundação EDP/Museu da Electricidade, Lisbon, P
HaVE A look! Have A Look!, a cura di FormContent, FormContent, London, Uk
The Horizon Line is Here – tornare per partire, a cura di Lorenzo Bruni, Galleria Umberto Di Marino, Napoli, Italy
2008 A river ain’t too much to love, Spike Island, UK
Eurasia, Anastácio-Gonçalves House Museum, Lisbon, PT
2007 BesRevelation 2007, Serralves Villa – Contemporary Art Museum, Oporto, PT