Pepi Merisio – Il Gioco
Mostra Pepi Merisio. Il Gioco, su un progetto di Raffaella Ferrari a cura di Elisabetta Sacconi. Le foto sono prestate direttamente dall’Archivio Pepi Merisio.
Comunicato stampa
Dal 6 aprile al 30 giugno 2019 si terrà alla Torre del Castello dei Vescovi di Luni di Castelnuovo Magra, La Spezia, la mostra Pepi Merisio. Il Gioco, su un progetto di Raffaella Ferrari a cura di Elisabetta Sacconi. Le foto sono prestate direttamente dall’Archivio Pepi Merisio.
L’esposizione si inserisce nel ricco calendario di mostre per il 2019 organizzate dal Comune di Castelnuovo Magra e dall’Assessorato alla Cultura, presso la Torre del Castello dei Vescovi di Luni, che, negli ultimi anni, grazie alle fortunate mostre di Erwitt, McCurry, Tano D’Amico, Mario Dondero, Bruce Chatwin e Vivian Maier, si è andata affermando come un importante luogo espositivo per la fotografia e non solo.
In esposizione circa 50 fotografie in bianco e nero e a colori di varie dimensioni, che raccontano con delicatezza e poesia il tema del gioco. Gli scatti, che vanno dal 1950 al 1989, colgono la dimensione senza tempo dell’aspetto ludico nelle diverse situazioni della vita quotidiana.
Pepi Merisio, considerato uno dei principali fotografi italiani, è nato a Caravaggio, in provincia di Bergamo, nel 1931. Comincia a fotografare da autodidatta nel 1947. Progressivamente protagonista del mondo amatoriale degli anni Cinquanta, ottiene numerosi e prestigiosi riconoscimenti in Italia e all’estero. Già apprezzato dalla metà degli anni Cinquanta per le sue collaborazioni con il Touring Club Italiano e le riviste Camera, Réalité, Photo, Maxima, Pirelli Look, Famiglia Cristiana, Stern, Paris Match, nel 1962 diventa fotografo professionista. Nello stesso periodo inizia la collaborazione con Epoca, allora la più importante rivista per immagini italiana. Da allora la sua carriera è in continua ascesa, ottenendo prestigiosi riconoscimenti in Italia e all’estero.
Nel 1979 esegue per la Polaroid un servizio in bianco e nero attualmente conservato a Boston alla Collection Polaroid International. Nel 1982 l’Editoriale Fabbri lo accoglie nella collana “I grandi fotografi”, nel 1988 viene nominato dalla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche FIAF Maestro della Fotografia Italiana e, 9 anni dopo, la stessa associazione gli dedica una monografia nella collana “Grandi autori”. Nel 1989 rappresenta l’Italia nel volume commemorativo dei 75 anni della Leica. Nel 2011 è invitato alla 54esima Biennale di Venezia.