Per Festeggiare
P.F., due semplici lettere puntate per indicare una misconosciuta ma deliziosa consuetudine augurale degli artisti. Che esse rimandino a “Pour Féliciter” o “Pour Festivité” alla francese, o “Pro Festivitate” o “Pro Faustum” alla latina, o “Per Festeggiare” all’italiana, il significato essenziale rimane lo stesso: un cartoncino d’autore, recante un’immagine allegorica natalizia, ovvero per il nascere del Nuovo Anno, realizzata apposta dall’artista di turno per diramare i propri auguri ad amici, colleghi e conoscenti.
Comunicato stampa
P.F., due semplici lettere puntate per indicare una misconosciuta ma deliziosa consuetudine augurale degli artisti. Che esse rimandino a “Pour Féliciter” o “Pour Festivité” alla francese, o “Pro Festivitate” o “Pro Faustum” alla latina, o “Per Festeggiare” all’italiana, il significato essenziale rimane lo stesso: un cartoncino d’autore, recante un’immagine allegorica natalizia, ovvero per il nascere del Nuovo Anno, realizzata apposta dall’artista di turno per diramare i propri auguri ad amici, colleghi e conoscenti.
Diffusosi in Europa nel corso del Novecento, l’uso di realizzare P.F. ha avuto modo di attecchire anche a Genova, grazie all’opera di artisti legati principalmente al mondo dell’incisione, tecnica adatta a tirature limitate e di pregio. Gradite strenne di fine anno, i P.F. hanno suscitato anche l’interesse dei collezionisti, che attraverso di essi possono soddisfare impreviste curiosità artistiche e di costume, e su un ampio arco di anni anche storiche.
Una ricognizione sui P.F. realizzati dagli artisti genovesi, o che a Genova hanno trascorso la parte maggiore e più importante della propria carriera, si rende possibile – riservando non poche piacevoli e interessanti sorprese – pescando nella nutritissima collezione dell’architetto Vittorio Laura, da sempre appassionato cultore di grafica incisoria e di storia locale.
Vi si possono scoprire le raffinate acqueforti e xilografie dei grandi incisori Alberto Helios Gagliardo (1893-1987), Mimmo Guelfi (1905-1988), Tranquillo Marangoni (1912-1992); insolite opere degli storici pittori Dino Gambetti (1907-1988), Elio Randazzo (1911-2006), Attilio Mangini (1912-2004), Aldo Bosco (1924-2008); piccole sorprese dei maestri Eugenio Carmi (1920), Emanuele Luzzati (1921-2007), Flavio Costantini (1926-2013), Mario Chianese (1928; e, avvicinandosi via via ai giorni nostri, numerose prove molto gustose di artisti contemporanei dell’incisione e della pittura come Nicola Ottria (1943), Giuliano Menegon (1945), Gian Marco Crovetto (1957), Paola Ginepri (1960), delle illustratrici Silvia Vignale (1958), Francesca Biasetton (1961), Barbara Vagnozzi (1961) e di molti altri.
Infine un’attenzione speciale è riservata alla collezione completa delle allegre cartoline colorate realizzate nell’arco di circa un ventennio dal multiforme artista Sergio Fedriani (1949-2006) e ai “frammenti di serigrafia” EsseDi di autori molto noti, anche internazionali, tra cui Altan, Rocco Borella, Aurelio Caminati, Pablo Echaurren, Lindsay Kemp, Aldo Rossi, Art Spiegelman.
La mostra, curata da Ferruccio Giromini e Vittorio Laura e promossa dalla Associazione culturale “Sergio Fedriani”, è realizzata in collaborazione con il Comune di Genova, i Musei di Strada Nuova e il Centro di Documentazione per la Storia, l'Arte, l'Immagine di Genova.
Ospitata nel Museo di Palazzo Rosso, inaugurerà il 5 dicembre 2013 alle ore 18.00 e resterà aperta fino al 19 gennaio 2014 (orario: da martedì a venerdì 9-19; sabato e domenica 10-19; lunedì chiuso).
Il catalogo dell’esposizione (120 pagine riccamente illustrate, € 15,00) è edito da Sagep.