Informazioni Evento

Luogo
GLENDA CINQUEGRANA ART CONSULTING
Via Luigi Settembrini 17 I-20124, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Dal 5 luglio al 26 luglio 2024
Da martedì al sabato, dalle 15.00 alle 19.00

Vernissage
04/07/2024

ore 18,30

Generi
arte contemporanea, collettiva

Mostra collettiva “Per la fine del tempo”, con gli studenti del biennio di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Brera.

Comunicato stampa

Glenda Cinquegrana Art Consulting è lieta di presentare Per la fine del tempo, una mostra collettiva con Simone Brambilla, Filippo Chilelli, Lucia Derighetti, Andrea Fais, Siyang Jiang, Sara Laverde, Gloria Tamborini, Lu Weixin, studenti del biennio di scultura dell’accademia di Brera tenuto da Vittorio Corsini con il patrocinio della stessa Accademia. La mostra è curata da Pietro Giovanni Coppi, Chiara D’Alesio, Francesco Gennaro, Miriam Muscas, Vanessa Villa, un gruppo di curatori proveniente dal corso di Pittura, Visual Cultures e Pratiche Curatoriali.

Secondo le parole dei curatori, il percorso espositivo si configura come una raccolta di immagini, talvolta assonanti e altre incongruenti tra loro. Si tratta di ricerche disparate e personali, che qui sperimentano una difficile forma di coesistenza. Pur nella loro diversità, le opere presentate si situano in un tempo comune, dal quale traggono origine. Ed è proprio il tempo, colto e interpretato nelle sue molteplici sfaccettature, a costituire il punto di incontro o di partenza, stimolo che muove le riflessioni dellə artistə. L’esposizione cattura un tempo incerto e provvisorio, in cui le rovine del passato si fondono con un presente instabile. Spettri e presenze, assenze e vuoti, si mescolano in uno scenario permeato da un senso di sospensione dell’azione, al cui interno trovano spazio opere evocative di oggetti e gesti in potenza. Raccontano storie di ciò che è accaduto o potrebbe essere in procinto di accadere: apparizioni fantasmatiche che, in bilico tra il perdere e il guadagnare la consistenza del reale, si offrono come il fondamento a partire dal quale costruire nuove narrazioni e identità. In tal senso, anche le stanze attraverso cui si snoda la mostra si offrono come uno “spazio progettuale" percorso da energie latenti, da possibilità trasformative e germinative pronte a manifestarsi in nuove forme.