Per sempre in guerra: uomini in armi

Il titolo della mostra suggerisce una riflessione sul comportamento dell’uomo che decide di armarsi, e di accettare il ruolo sacrificale di combattente, con l’unico scopo di dare un senso alla sua esistenza, pur di non rinunciare al sogno di un futuro migliore.

Comunicato stampa

Dopo il grande successo della mostra fotografica “MARAJE”, dedicata alle bande giovanili che animavano la città di Verona negli anni Settanta e Ottanta, la Temporary Gallery inaugura il prossimo 24 marzo un’altra esposizione, questa volta di apertura internazionale, che raccoglie numerose fotografie, scattate nei teatri di guerra del mondo, da alcuni freelance italiani: “Per sempre in guerra: uomini in armi”.
In Somalia, Afghanistan, Mozambico, Libano, Nicaragua, Etiopia, Birmania e altri fronti di conflitto, l’occhio della macchina fotografica ha fermato soldati e civili coinvolti nella tragedia dei combattimenti.
Il titolo della mostra suggerisce una riflessione sul comportamento dell’uomo che decide di armarsi, e di accettare il ruolo sacrificale di combattente, con l’unico scopo di dare un senso alla sua esistenza, pur di non rinunciare al sogno di un futuro migliore.
Gian Micalessin, Giuliano Koren e Franco Nerozzi hanno permesso la pubblicazione di questi scatti, compresi quelli dell’amico reporter Almerigo Grilz, deceduto in Mozambico nel 1986. Le loro foto numerate e firmate potranno anche essere acquisite durante l’esposizione. I proventi verranno destinati interamente al sostegno del progetto “Mobile Health Clinics” (Cliniche Mobili) del Dipartimento per la Salute e il Welfare dell’Unione Nazionale Karen, che si occupa del’assistenza sanitaria e sociale alla popolazione Karen, che vive nelle aree della Birmania Orientale: minoranza tuttora perseguitata dal governo di Rangoon. Attivo fin dagli anni ’50, il Dipartimento agisce in collaborazione con agenzie delle Nazioni Unite, come l’Unicef, con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, con ONG e associazioni umanitarie per coprire le principali emergenze della gente Karen.
www.karennationalunion.net

La temporary gallery della Terrazza Bar al Ponte è gestita dal marchio di architettura 37100 di Sergio Rocca, che progetta, cura e realizza tutti gli allestimenti.

Caratteristica locanda di mescita negli anni Trenta, la Terrazza Bar al Ponte in via Ponte Pietra, nel cuore storico di Verona, si è rinnovata con eleganza, a dar risalto alla nota ed invidiabile posizione che apre lo sguardo sul Teatro Romano e sulle acque dell'Adige.
Accanto alla vocazione conviviale, il locale si apre, inoltre, come piccolo scrigno culturale, trasformandosi periodicamente in una temporary gallery e proponendo al pubblico le varie declinazioni dell’arte, dalla pittura, alla fotografia, al design, attraverso originali esposizioni, curate con professionalità e scelte con passione dal marchio di architettura “37100” di Sergio Rocca.