Perla Pollina. Roberto Cuoghi. 1996-2016
Presentazione della prima grande monografia dedicata all’artista italiano, tra i protagonisti del Padiglione Italia alla 57. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.
Comunicato stampa
Palazzo Grassi – Punta della Dogana, in occasione dell’apertura al pubblico della 57. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, dedica uno speciale appuntamento a Roberto Cuoghi (Modena, 1973), artista selezionato per il Padiglione Italia a cura di Cecilia Alemani.
Sabato 13 maggio alle ore 18.00 il Teatrino di Palazzo Grassi presenta Perla Pollina. Roberto Cuoghi. 1996 - 2016 (Hatje Cantz, 2017) il primo importante volume monografico incentrato sull’artista Roberto Cuoghi e pubblicato in occasione della prima retrospettiva al Centre d’art contemporain di Ginevra curata da Andrea Bellini, inaugurata nel febbraio del 2017.
Cecilia Alemani, curatrice del Padiglione Italia e direttrice dell’High Line Art di New York, Andrea Bellini, direttore del Centre d’art contemporain di Ginevra, Laura Cherubini, vicepresidente del museo Madre di Napoli, Andrea Cortellessa, storico e critico della letteratura, Sara De Chiara, autrice e storica dell’arte, ne parleranno in un incontro aperto al pubblico.
La conversazione in programma al Teatrino di Palazzo Grassi esplorerà le diverse chiavi di lettura possibili per la comprensione dell’eclettico universo creativo di Cuoghi: dalla scena punk, alla cancellazione della propria figura tramite l’identificazione con il padre sessantasettenne, sino alle esperienze più recenti che combinano tecnologia 3D e tecniche artigianali arcaiche.
Il volume, di oltre 500 pagine, presenta contributi critici di Andrea Bellini, Andrea Cortellessa, Anthony Huberman, Charlotte Laubard e Yorgos Tzirtzilakis, oltre a una raccolta di testi dello stesso artista, una serie di disegni di Fosca, e una speciale conversazione tra Cuoghi e il direttore generale della Fondazione Donnaregina di Napoli, Andrea Viliani. In appendice una cronologia completa della carriera artistica di Roberto Cuoghi e una bibliografia aggiornata, entrambe a cura di Sara De Chiara.
“In bilico tra diversi livelli di realtà, tra constatazione e allucinazione, tra mito e storia, tra possibile e impossibile, l’opera di Roberto Cuoghi sembra abitare un mondo crepuscolare nel quale l’immagine appare come un’epifania e l’arte abita lo spazio dell’oracolo. L’opera dell’artista italiano esprime una dimensione profondamente mistica e cupa, nella misura in cui il dolore e la morte, e non la vita e la felicità, fanno parte dello spirito umano. Corpi in decomposizione, volti tumefatti, un popolo antico che viene giustiziato, un demone che si incarna in ogni forma e materiale, un io alle prese con diverse possibili identità: tutto appare paradossale e fuori misura nell’opera di Roberto Cuoghi, in quanto essa sembra votata a dire ciò che per sua natura è indicibile, a rappresentare ciò che per sua natura non è rappresentabile”. Così Andrea Bellini introduce la pubblicazione: un insieme di saggi che conducono il lettore lungo l’itinerario complesso dell’opera di uno degli artisti italiani più radicali e apprezzati a livello internazionale.
Tutti gli appuntamenti del Teatrino sono comunicati e costantemente aggiornati sul sito di Palazzo Grassi alla voce “calendario”.
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