Personale. La pittura è cosa naturale
Contrariamente a quanto dichiarato nel titolo, questa non è una mostra personale. Non è neppure una sola mostra, ma due (la prima incentrata sull’attitudine artistica e l’altra su quella curatoriale). Come se non bastasse, ambedue le mostre si raddoppieranno, diventando quattro, perché coinvolgeranno sia gli spazi espositivi che i depositi della galleria Cart di Monza e della galleria Artcore di Bari, che nel mese di ottobre inaugureranno a breve distanza di tempo.
Comunicato stampa
Contrariamente a quanto dichiarato nel titolo, questa non è una mostra personale. Non è neppure una sola mostra, ma due (la prima incentrata sull’attitudine artistica e l’altra su quella curatoriale). Come se non bastasse, ambedue le mostre si raddoppieranno, diventando quattro, perché coinvolgeranno sia gli spazi espositivi che i depositi della galleria Cart di Monza e della galleria Artcore di Bari, che nel mese di ottobre inaugureranno a breve distanza di tempo.
Personale è un progetto apofatico – in quanto afferma negando – che Matteo Fato e Alberto Zanchetta hanno sviluppato attraverso la frequentazione, la collaborazione e la reciproca influenza. L’uno ha chiesto all’altro di aderire alla propria pratica professionale, di artista e di curatore, non limitandosi a scambiarsi i ruoli ma attuandoli in simultanea, e in sinergia. Nelle sale espositive delle due gallerie sono esposti dipinti, sculture, installazioni, fotografie, video, collage, ma anche opere effimere, verifiche e approssimazioni che i due autori hanno realizzato di comune accordo in base alle riflessioni intercorse negli ultimi anni, le quali si sono caratterizzate per un continuo e inesausto «discorso in margine e sui margini della pittura».
Sia per Matteo Fato che per Alberto Zanchetta la pittura è innanzitutto una “tensione verso un concetto” che li ha indotti ad analizzare quelle che loro chiamano le 4C, vale a dire: Cassa-Cornice-Colore-Collezione. La cassa, intesa non più come semplice involucro ma come elemento strutturale, connota le opere che Fato sta sviluppando negli ultimi anni, Zanchetta ha invece indagato il retaggio culturale della cornice, ed entrambi hanno fatto convergere le loro posizioni su un analogo spettro cromatico; infine, l’idea della collezione verrà sviluppata all’interno dei magazzini delle due gallerie, ove saranno allestite delle opere di altri autori, nell’intento di rispecchiare – e raddoppiare ulteriormente/idealmente – l’esposizione realizzata à quatre mains e due teste.