Pesce Khete – Horst der Künstler
“Niente, c’era una volta uno che non parlava. Vincenzo si chiamava, gesticolava. Gesticolava in un modo particolare, te ne rendevi conto dopo un po’. In genere se non lo conoscevi e gli chiedevi una cosa, se gli piaceva qualcosa per esempio, o se conosceva una pianta selvatica. E Vincenzo cominciava a muoversi, a fare dei gesti.”
Comunicato stampa
accompagna la mostra un piccolo racconto "senza titolo" dell'artista Luca Bertolo
"Niente, c’era una volta uno che non parlava. Vincenzo si chiamava, gesticolava. Gesticolava in un modo particolare, te ne rendevi conto dopo un po’. In genere se non lo conoscevi e gli chiedevi una cosa, se gli piaceva qualcosa per esempio, o se conosceva una pianta selvatica. E Vincenzo cominciava a muoversi, a fare dei gesti. Ma particolari, lo notavi subito, gesti molto particolari, complicati. La gente del paese ci era abituata e anch’io, dopo che mi ci ero trasferito, pian piano mi ci abituai. Ci voleva del tempo, dicevano, poi cominciavi a capirlo. Ci voleva attenzione. Era come le poesie. La cosa strana era questa: avevi la sensazione di capire benissimo tutto quello che Vincenzo diceva, ma la cosa strana era questa che non riuscivi a spiegarlo quello che avevi capito. Un giorno avevo deciso di provarci davvero a spiegare quello che diceva Vincenzo. Decisi di scrivere un saggio su Vincenzo, niente di meno, un breve saggio che proposi persino a una famosa rivista. Ci lavorai due mesi, scrivevo e riscrivevo. Volevo raggiungere la massima precisione. Poi però, lasciai perdere. Il discorso filava, ma non era quella cosa lì. Per rendere quei gesti, questa fu la banale conclusione, ci volevano altri gesti, non parole. E io che non riuscivo nemmeno a rifarli quei gesti, figuriamoci."
Luca Bertolo, 2013