Peter Flaccus – The Painting is a Place

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO MERULANA - FONDAZIONE ELENA E CLAUDIO CERASI
via Merulana 121 , Roma,
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Dal mercoledì alla domenica ore 12 -20

Vernissage
05/04/2023

ore 18

Biglietti

Il biglietto d’ingresso: Intero € 10,00. Comprende la visita alla Collezione Cerasi e alle 2 mostre contestualmente in corso (“Nasi per l’arte” al secondo e al terzo piano e “The Painting is a Place” nella Sala Attico)

Artisti
Peter Flaccus
Curatori
Francesco Cochetti
Generi
arte contemporanea, personale

In mostra nella Sala Attico del quarto piano 29 opere racconteranno il percorso dell’artista, americano di na- scita e di formazione, che all’inizio degli anni ’90 ha scelto di trasferirsi a Roma. Qui l’incontro con l’arte classica ha determinato una svolta nel suo lavoro creativo, con l’abbandono della pittura a olio a favore dell’antica tecnica dell’encausto.

Comunicato stampa

“THE PAINTING IS A PLACE”

mostra personale di Peter Flaccus
“il pittore dell’encausto”
a cura di Francesco Cochetti!

“Nei nostri gesti vivono i gesti dei nostri antenati” - P. Flaccus

Opening mercoledì 5 aprile ore 18
Sala Attico - Palazzo Merulana Via Merulana 121, Roma

Da giovedì 6 aprile fino a domenica 7 maggio Palazzo Merulana, in sinergia con Fondazione Elena e Claudio Cerasi e CoopCulture, proporrà ai suoi visita- tori The Painting is a Place, personale di Peter Flaccus, il pittore “dell’encau- sto”, con la curatela di Francesco Cochetti. In mostra nella Sala Attico del quarto piano 29 opere racconteranno il percorso dell’artista, americano di na- scita e di formazione, che all’inizio degli anni ’90 ha scelto di trasferirsi a Roma. Qui l’incontro con l’arte classica ha determinato una svolta nel suo lavoro creativo, con l’abbandono della pittura a olio a favore dell’antica tecnica dell’encausto.


La parola “encausto”, dal greco enkaiein (bruciare), si riferisce al trattamento termico che conclude un processo in cui la cera d’api, fusa, mescolata a pig- menti e resina, viene poi distesa su una superficie e manipolata. Flaccus applica la cera calda e colorata a una tavola finché si raffredda e fissa; quindi aggiunge altri strati di colore per grattarli qua e là. Piano piano i gesti di “coprire e sco- prire”, susseguendosi, creano una superficie luminosa, che insieme riflette e as- sorbe la luce esterna. I tempi di realizzazione sono così obbligati dal processo di solidificazione della cera, che conferisce alla creazione del quadro il carattere di “avvenimento".

“Nella sua ricerca Flaccus è guidato dalla capacità di accogliere, durante il processo creativo, le suggestioni che gli vengono dall’opera stessa nel suo fieri - spiega il curatore Francesco Cochetti, autore del saggio “Le Metamorfosi dell’encausto" - La materia, come lui stesso racconta, sembra suggerirgli durante la stesura percorsi sperimentali sempre nuovi. Il quadro non è quindi un concetto astratto ma il luogo dove prende forma un’idea, attraverso un processo di “autopoiesi” della materia e con l’attenta vigilanza dell’artefice. Qui prendono vita e si posizionano le forme trovando il loro equilibrio all’interno dello spazio della tavola. L’imma- gine nella bidimensionalità del pannello dipinto può racchiudere la tridimensionalità dello spazio anche rinunciando alla costruzione geometrica della prospettiva e più in genere ai vincoli di una rappresentazione figurativa, confermando la piena vocazione all’astrattismo del pittore”.

La mostra è organizzata con una sezione introduttiva che percorre la ricerca com- piuta negli anni romani, dall’inizio degli anni Novanta a tutta la seconda decade del nuovo millennio, e trova il suo culmine nella parte centrale, dove sono esposte le grandi opere della produzione più recente dell’artista.