Peter Schuyff – Silly Symphony
Terza mostra personale di Peter Schuyff negli spazi della galleria.
Comunicato stampa
Luca Tommasi è lieto di inaugurare la terza mostra personale di Peter Schuyff negli spazi della galleria. L’esposizione, intitolata Silly Symphony in omaggio alla famosa serie di cortometraggi animati prodotti dalla Disney tra il 1929 e il 1939, è composta di una serie di opere realizzate tra il 2019 e il 2020 che costituiscono una nuova tappa della ricerca dell’artista, da sempre imperniata sulla tensione tra un’estetica apparentemente fredda e impersonale e una fattura esecutiva volutamente imprecisa, che rivela il carattere artigianale dei suoi pattern pittorici.
Dietro la sublime sprezzatura di Peter Schuyff, da cui traspare quella tipica commistione di distacco e spontaneità che caratterizza la sua variegata, quanto ibrida, indagine sui linguaggi astratti, emerge un discorso solido e coerente sulla funzione della superficie come luogo in cui si assommano i valori retinici e sensuali della sua pittura.
I nuovi lavori, che già nei titoli - da Dumbo a Tweedle Dee e Small Scream Mickey - rimandano ironicamente all’epoca aurea delle produzioni disneyane, rivelano il carattere ambiguo della grammatica pittorica di Peter Schuyff, sempre in procinto di sottrarsi a una facile decrittazione. Forse proprio in ragione del suo background eterogeneo, diviso tra formazione europea e fioritura americana, Schuyff riesce a dirottare nel recinto aniconico dei suoi pattern i grumi e le pulsioni di una mass culture che agisce sulla struttura della griglia geometrica, assieme alle sue tipiche deformazioni, come elemento catalitico e destrutturante.
Con questa ulteriore tappa della sua produzione, Schuyff dimostra ancora una volta di essere un’artista che sfugge a ogni facile classificazione, riuscendo a reinventare i termini di un vocabolario che dagli esordi Neo Geo ad oggi rimane tra i più riconoscibili nell’ambito della pittura astratta.
Peter Schuyff nasce a Baarn, Olanda, nel 1958 per poi trasferirsi in Canada con la famiglia. Attualmente vive e lavora ad Amsterdam. Le sue opere sono incluse nelle collezioni dei musei più prestigiosi, come il MoMA e il Metropolitan di New York, il MOCA di Los Angeles e il Moderna Museet di Stoccolma. La sua prima personale risale al 1982, presso la galleria White Columns di New York. La prima personale italiana giunse invece nel 1987, alla galleria Lucio Amelio di Napoli, anno in cui gli dedicò una personale anche Leo Castelli a New York. Il suo curriculum successivo comprende numerose esposizioni in gallerie e istituzioni pubbliche, tra cui la retrospettiva Peter Schuyff Has Been alla Kunsthalle di Friburgo e una esposizione a LE CONSORTIUM di Digione. Del 2020 la personale alla White Cube di Londra.