Peter Willburger – Dissolvenze
La Galleria Paola Verrengia è lieta di presentare la mostra Dissolvenze di Peter Willburger (1942 – 1998) a cura di Antonello Tolve, per celebrare gli ottant’anni dell’artista.
Comunicato stampa
La Galleria Paola Verrengia è lieta di presentare la mostra Dissolvenze di Peter Willburger (1942 – 1998) a cura di Antonello Tolve, per celebrare gli ottant’anni dell’artista.
Con Dissolvenze, “non solo torna chiaro il ricordo di un artista che ha sempre lavorato sull’attesa, sulla fuga, sull’ombra e sulla sembianza, sulla vicinanza e sulla distanza, sulla luminosità della Costiera Amalfitana, sul sogno e sulla memoria, su un crinale montuoso contemplato per captare la vertigine dell’infinito, sul corpo come paesaggio e sul paesaggio come corpo, ma anche la curiosità di un uomo attento a captare ogni possibile movimento del mondo per aprirlo all’urto della fantasia e restituirlo da un’altezza nuova” (A. Tolve).
In mostra verranno proposte alcune opere realizzate fra il 1979 ed il 1998 in cui il tema prevalente è il paesaggio, dando vita ad un itinerario in cui con gesto audace Peter Willburger ha realizzato meravigliose grafiche: acquaforte, acquatinta, puntasecca sono “alcune delle modalità linguistiche utilizzate dall’artista”.
Treffpunkte (1979) e Metamorphose (1979), Atmosfera (1980), Vier Jahreszeiten e il sessuale Sogno (1980), Wolkenbildung (1981), le preziose Tageszeiten del 1983, Herbstzeiten (1983), Jahreszeiten (1983), Fenster (1983-1986), Küste e Küstenfigur (giugno, agosto, dicembre) del 1994 e Verso e viceversa del 1998 (dal ciclo I Profili, 1996-1998): ecco le opere che compongono questo brillante itinerario.
La mostra Dissolvenze verrà inaugurata anche presso la Pinacoteca Provinciale di Salerno giovedì 16 giugno, alle ore 12.00 alla presenza del Presidente della Provincia, l’Ing. Michele Strianese. In esposizione, oltre alle opere di Peter Willburger già presenti nella sezione “artisti stranieri”, ci sarà una piccola selezione di grafiche ed il prezioso video Ogni giorno un po’ di più, Cactus film produzioni di Licio Esposito e Paola Vacca.
Successivamente il 30 giugno, in occasione dell’esposizione, nel cortile della Pinacoteca sarà organizzato un Talk con Antonello Tolve, Elmar Zorn e Stefania Zuliani, per ricordare l’artista a ottant’anni dalla sua nascita.
La mostra è stata realizzata in collaborazione con l’Associazione L’Arte di Peter Willburger.
Peter Willburger (24 agosto 1942 – 13 Marzo 1998)
Peter Willburger nasce nel 1942, a Hall in Tirolo.
Ottenuta nel 1963 dal governo tirolese una piccola borsa di studio per soggiorno all’estero, Willburger parte insieme alla moglie, Eva Neururer, per l’Italia meridionale.
Nel 1965 a Vienna, ottenuta una nuova borsa di studio del governo tirolese, segue all’Accademia delle Belle Arti i corsi di pittura del maestro Max Weiler. Nel 1968 dopo un difficile soggiorno di qualche mese nell’isola di Syphnos, Peter Willburger decide di trasferirsi nuovamente con la famiglia nel Mezzogiorno d’Italia. La scelta cade su Raito di Vietri sul Mare, uno dei paesi della Costiera Amalfitana più vicini a Salerno: la sua casa diventa un punto d’incontro per gli artisti, gli scrittori e gli intellettuali stranieri che hanno deciso di lavorare in Costiera. Nel 1972 espone per la prima volta a Roma con Salvador Dalì.
Dal 1974 al 1976 Willburger inizia presso la stamperia d’arte “Il Bisonte” le sue ricerche sull’incisione. I primi risultati vengono esposti, insieme a dipinti e disegni, nella mostra personale del 1975 a Firenze. Nel 1976 vince il Premio della Giuria Internazionale alla V Biennale della Grafica di Firenze e partecipa agli stages internazionali sull’incisione diretti da Guido Strazza, tenuti alla Calcografia Nazionale di Roma.
Nel 1978 realizza una cartella di cinque acqueforti dedicata a Doppio sogno di Schnitzler, presentata alla mostra di Venezia. Un anno dopo è docente alla Scuola Libera di Grafica “la Scaletta” di Matera ed espone le opere dei primi dieci anni di lavoro in un ciclo di mostre “Tempi mediterranei” a Hall e a Vienna all’Accademia di Belle Arti. Nel 1982 tiene una personale a Salerno nella galleria Taide, presentata da Filiberto Menna. Nel 1983 all’Albertina di Vienna viene proposto il più recente lavoro grafico.
Partecipa a numerose collettive in Europa, Corea, Giappone e Stati Uniti. Nel 1992 espone gli acquerelli Cubi in una mostra a Salerno, presso la Galleria Paola Verrengia, presentata da Antonio d’Avossa. Fra il 1993 e il 1994 esegue Le Coste: il ciclo di incisioni diventa una mostra che tocca Ulm, Innsbruck e Vienna per poi giungere a Vietri sul Mare, dove viene allestita a Palazzo Soleri nel 1995.
Vincitore del premio Knoten, ottiene dal Presidente della Repubblica Austriaca il titolo di “Professor”. Partecipa a numerose esposizioni internazionali tra le quali “100 Jahre Kunst aus Oesterreich”, inaugurata a Bonn dal Cancelliere tedesco Helmut Kohl.
Nel 1996 realizza, alla Calcografia Nazionale di Roma, le diciassette lastre di ferro incise che diventano il nuovo portale Fuga und Quod Libet, installato al Castello di Ambras. Nel 1997 espone la tavola di argilla incisa Profili presso le Scuderie di Palazzo Reale.
Il 13 marzo 1998 Peter Willburger si spegne a Raito.