PetriPaselli – Collezioni domestiche

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE MUSEO ETTORE GUATELLI
Via Nazionale 130 43044 Ozzano Taro, Collecchio, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

tutte le domeniche e giorni festivi dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00

dal lunedì al sabato solo su prenotazione con almeno 24 ore di anticipo

Vernissage
06/05/2018

ore 16

Artisti
PetriPaselli
Uffici stampa
ELENA BARI - NEWRELEASE
Generi
arte contemporanea, personale

Il duo artistico bolognese, nato nel 2007, formato da Matteo Tommaso Petri e Luciano Paselli, nutre sin dall’infanzia un forte legame con il mondo del collezionismo, poiché sin da bambini vengono abituati dalle rispettive famiglie alla ricerca di un’estetica del quotidiano e all’accumulo.

Comunicato stampa

Domenica 6 Maggio alle ore 16:00 il Museo Ettore Guatelli inaugura COLLEZIONI DOMESTICHE. Ovvero del compianto ed altre storie, mostra personale di PetriPaselli. Il duo artistico bolognese, nato nel 2007, formato da Matteo Tommaso Petri e Luciano Paselli, nutre sin dall’infanzia un forte legame con il mondo del collezionismo, poiché sin da bambini vengono abituati dalle rispettive famiglie alla ricerca di un’estetica del quotidiano e all’accumulo. La scelta degli artisti non è casuale, dal momento che il museo stesso intraprende l’iniziativa di dedicarsi, nel 2018, Anno Europeo del Patrimonio, al Collezionismo e ai collezionisti.

Il Museo è il risultato di un collezionismo, quello di Ettore Guatelli, che esprime in pieno tutti i caratteri propri di quest’impresa: la curiosità, il senso onnivoro per gli oggetti, la selezione puntigliosa, la mostra, l’amore per gli oggetti raccolti e riconosciuti, l’organizzazione tutta personale della raccolta.

L’inaugurazione verrà anticipata da una lectio magistralis in cui gli artisti saranno coinvolti a spiegare la loro esperienza personale con il collezionismo. Nel corso di questa conferenza saranno affrontati temi cruciali quali: il rapporto tra collezionismo e arte, la differenza tra collezionismo e accumulo, fino a giungere alla tipologia cara agli artisti e alla presentazione della mostra. Il duo bolognese introdurrà anche “99objects” una sintesi di tutta la loro ricerca pluriennale. Si tratta di un progetto artistico, editoriale e di design. Una enciclopedia da collezionare che parla di 99 oggetti attraverso 99 immagini. Un blog che indaga il mondo parallelo del collezionismo, delle wunderkammer private e degli archivi. Uno shop ricco di collaborazioni con grafici e designer. “99objects 3/99“ aggiunge un nuovo tassello al progetto; questo capitolo della ricerca è dedicato ai trofei di gare di bocce e che si avvale della co-produzione artistica di un’opera/oggetto dei designer Ctrlzak.

I PetriPaselli allestiscono in diversa misura gli spazi del Museo con opere quali: “Il compianto” (2011), “Il giardino delle vergini immacolate” (2015), “Cosa manca?” (2016) che, attraverso la serializzazione e la trasformazione quasi compulsiva dell’oggetto, ricercano tramite la fotografia e le installazioni lo sfasamento tra la realtà conosciuta e un immaginario fantastico e non stereotipato.

“Il compianto” progetto in continua evoluzione, ispirato alla fiaba di Biancaneve, precisamente al momento in cui viene deposta nella bara di cristallo, compie una considerazione sulla morte, sul possesso e sul cordoglio. Il compianto è l’episodio meno trattato ed analizzato con attenzione in questa fiaba, per questo, pagine di diverse versioni della favola dei Fratelli Grimm sono allestite in ripetizione rappresentando con ridondanza sempre lo stesso momento, esprimendo così, una storia fatta di musealizzazione e di maniacalità.

Ne “Il giardino delle vergini immacolate” Biancaneve è accostata alla figura della Madonna e viene riproposta in maniera sintetica, indagando il cortocircuito semantico come tema di ricerca sul valore e lo spessore culturale del linguaggio. L’intervento pittorico omogeneo attua una sorta di azzeramento della funzione comunicativa del linguaggio, basato su un patrimonio di significati condivisi per i quali i segni riferiscono a qualcosa che è compreso da tutti. Tutto questo avvia contemporaneamente il ricrearsi involontario di un nuovo linguaggio.

Per creare l’opera “Cosa manca?” il duo artistico afferma che: “è da qualche anno che raccogliamo liste della spesa abbandonate nei carrelli dei supermercati pubblicandole in un unico blog. Sono inutili dopo l’utilizzo, ma continuano a rappresentare una finestra aperta sulla vita degli altri.” Lasciare una traccia del nostro passaggio può diventare inconsapevolmente un’arma contro le strategie di mercato sviluppate per massimizzare l’acquisto di beni non necessari inducendo bisogni imprevisti.

Il collezionismo può avere diverse sfaccettature e personalità ed è ciò che si denota da questa mostra. Troppo spesso quando si parla di collezionismo siamo abituati ad immaginare un mondo a noi totalmente estraneo e distante, invece, tra le mura di questa esposizione tutto ci appare familiare e comprensibile. E’ semplice ritornare bambini alla vista di Biancaneve e sentirsi a casa leggendo una lista della spesa… tutto ci può, per un attimo, apparire facile, anche il collezionismo.