Philippe Delenseigne – Che ne so
Che ne so è una mostra civile, impegnata, matura, eclettica… l’artista sviscera il difficile e sentitissimo tema dei poteri occulti, delle importanti lobby economiche internazionali e i risvolti infausti del loro lucroso operato sulla società ed in particolare sulla popolazione più povera del pianeta.
Comunicato stampa
Sabato 20 Luglio 2013 inaugura alle ore 19:00 presso gli spazi della Gestalt Gallery di Pietrasanta in via Stagi 28, “CHE NE SO” la personale di Philippe Delenseigne. La mostra continuerà fino al 13 Agosto.
Gestalt Gallery ritrova le sue origini ripresentando una mostra dell'artista che ne aveva battezzata l'apertura con grandissimo successo. Infatti, dopo un lungo cammino di ricerca ed esperienza, l'artista francese torna ad esporre nella giovane galleria di via Stagi con un linguaggio completamente nuovo e denso di esperienze artistiche e culturali.
Che ne so è una mostra civile, impegnata, matura, eclettica... l'artista sviscera il difficile e sentitissimo tema dei poteri occulti, delle importanti lobby economiche internazionali e i risvolti infausti del loro lucroso operato sulla società ed in particolare sulla popolazione più povera del pianeta. Delenseigne mette un punto esclamativo laddove molti astengono il proprio giudizio per paura o più spesso per indolenza.
"Nessuno ha mai commesso un errore più grande di colui che non ha fatto niente perché poteva fare troppo poco” diceva Edmund Burke... Philippe Delenseigne vuole mettere il suo piccolo/grande tassello per una battaglia non utopistica contro i delitti dell'economia e della finanza.
La mostra sarà pertanto composta da una parte di opere realizzate con una tecnica tutta nuova per l'artista, con tele lavorate con gessetti colorati, ricordo penetrante del tempo dell'educazione che appartiene a tutti noi... L'educazione, concetto centrale all'interno della mostra. Un'educazione che è fondamentalmente ri-educazione a un modo più morale di intendere la vita economica del pianeta.
Elemento centrale della mostra è poi la scultura in marmo statuario La Penseuse, originale tributo a Rodin che in un modo tutto nuovo rivisita il capolavoro dell'artista Francese, arricchendolo di significati completamente nuovi e di estrema contemporaneità.
A compendio della mostra poi Delenseigne presenta una selezione di opere che rappresentano i classici del suo stile e del suo lavoro, con una serie di quadri realizzati con colla a caldo in uno stile sempre tutto suo.
“Restiamo fermi per un solo momento, respiriamo, e con dolorosi singhiozzi e contenuti passi, camminiamo lungo la strada che Philippe Delenseigne vuole svelarci: non si erge a maestro, non combina parole vane ed eleganti per convincerci, non ha bisogno di comunicare altro…. La sua opera si manifesta davanti ai nostri occhi come una vasca d'acqua trasparente, perché contiene l'essenza di tutta l'umanità” scrive Gabriella Di Tanno.
CHE NE SO segna una linea di demarcazione tra l'ignoranza e la coscienza, tra l'indolenza e la conoscenza, adesso... non ci resta che schierarci.