Philippe Parreno
L’artista francese Philippe Parreno è uno dei protagonisti della scena artistica contempo-ranea. Nella Fondation Beyler espone i suoi film, disegni, sculture e installazioni più recenti. Le sue opere si muovono in uno spazio poetico, tra nostalgia e ricordo.
Comunicato stampa
Philippe Parreno
10 giugno – 30 settembre 2012
L’artista francese Philippe Parreno è uno dei protagonisti della scena artistica contempo-ranea. Nella Fondation Beyler espone i suoi film, disegni, sculture e installazioni più recenti. Le sue opere si muovono in uno spazio poetico, tra nostalgia e ricordo. Parreno sperimenta forme espositive nuove e dilatazioni percettive, sorprendendo e insieme coinvolgendo l’osservatore.
La videoinstallazione Continuously Habitable Zones (CHZ), fulcro della mostra, fonde scienza e fiction. È stata realizzata in un paesaggio scuro, in cui tutto è nero. L’osservatore vede paesaggi diversi e tra loro del tutto incongruenti: una distesa arida e pietrosa, poi un prato rigoglioso. Il lavoro si fonda su alcune teorie scientifiche secondo cui potrebbe esserci vita extraterrestre in un pianeta appartenente a un sistema solare binario; in questo caso, la vegetazione sarebbe completamente nera. Il film e i relativi, sorprendenti disegni a china sono visibili nel seminterrato.
L’esposizione presenta anche una delle celebri “Marquees” di Parreno. Questa serie mostra le pensiline illuminate che abitualmente si trovano all’entrata di teatri e cinema, e che in questo contesto marcano l’accesso a un evento che attiva una diversa percezione dello spazio. Eccezionalmente, Parreno interviene anche sugli spazi espositivi con effetti luminosi e sonori, trasformando la visita al museo in un’esperienza davvero unica.
Philippe Parreno è nato nel 1964 a Orano, in Algeria. Si è diplomato all’Istituto di Belle Arti di Grenoble. Vive a Parigi.
L’opera di Parreno è stata presentata in mostre importanti, tra cui nella Serpentine Gallery di Londra nel 2010, nel Centre Pompidou di Parigi (2009), nella Kunsthalle di Zurigo (2009), nel CCS Bard di Annandale-on-Hudson, New York (2009) e nel Musée d'art moderne de la ville de Paris (2002).
La mostra e curata da Sam Keller, Direttore, e Michiko Kono, Associate Curator della Fondation Beyeler.