Photolux Festival 2013
Photolux è il nuovo Festival internazionale di fotografia a Lucca. Prende nome dalla luce, che in quanto essenza stessa della fotografia, è il simbolo di questo progetto organizzato dallAssociazione Culturale Photolux con la direzione artistica di Enrico Stefanelli.
Comunicato stampa
Photolux è il nuovo Festival internazionale di fotografia a Lucca. Prende nome dalla luce, che in quanto essenza stessa della fotografia, è il simbolo di questo progetto organizzato dallAssociazione Culturale Photolux con la direzione artistica di Enrico Stefanelli.
Lucca con il suo centro storico è la scenografia perfetta per accogliere un evento che già oggi si preannuncia importante per le proposte che metterà in programma. Per tre settimane tra novembre e dicembre i palazzi storici della città accoglieranno mostre, workshop e dibattiti.
Tema delledizione: URBIS Visioni Urbane di Grandi Fotografi
Ledizione 2013 del Photolux Festival sarà ledizione della città. Nato dalla volontà di rendere omaggio a Gabriele Basilico, recentemente scomparso, le cui visioni rigorose del paesaggio e dell'architettura urbani hanno fatto scuola, il tema, Urbis, è incentrato proprio sulle visioni urbane dei grandi fotografi.
Città è un concetto ampio che in sé racchiude non solo la diversità e la complessità proprie di ogni singola città, ma anche quelle delle diverse città nel mondo, dalla piccola cittadina di provincia alla grande metropoli.
Oggi rappresenta sopratutto lo spazio che più densamente e numerosamente abitiamo: la popolazione mondiale è ormai quasi in prevalenza una popolazione di cittadini.
Proprio per questo è un luogo plurale, vario, stratificato, articolato su vari livelli che si intrecciano: storico, architettonico, sociale e umano.
Proprio la pluralità e la densità ontologiche degli spazi urbani fanno sì che la città non sia più solo un ambiente da ritrarre, ma piuttosto un testo, nel tempo sempre più complesso, di cui è possibile dare molteplici chiavi di lettura.
Per costituzione ha sempre rappresentato un centro di infinite possibilità fotografiche, sia a livello tematico che stilistico o compositivo, ed è da sempre un soggetto particolarmente amato dai fotografi.
Di alcune di esse, come Parigi o New York, sono state scattate talmente tante fotografie da formare esse da sole un capitolo fondamentale della storia del linguaggio fotografico.
La nostra rassegna non si propone di offrire una visione esaustiva del rapporto città- fotografia, quanto piuttosto di portarne diversi esempi che esemplifichino in parte la varietà e la diversità delle opere che sono state prodotte in relazione a questo spazio.
La città che vediamo nelle fotografie esposte è non solo documentata ma immaginata, rielaborata, interpretata, presentata in modi in cui di solito è difficile vederla.
Grazie a queste opere diventa chiaro che essa non è solo più un contenitore, uno spazio da riempire, ma ha vita propria ed è diventato a sua volta un agente attivo che influenza coloro che lo abitano e ne modifica modi e abitudini: reciproco è, infatti, il rapporto di influenza che si stabilisce tra lo spazio urbano e luomo luomo che plasma lo spazio e a sua volta lo spazio che plasma chi lo vive.
Le mostre del Photolux Festival 2013:
The Places We Live. Un complesso e ampio progetto del giovane fotografo Jonas Bendiksen dellagenzia Magnum che vuole presentare le condizioni di vita nei quartieri poveri in diverse città del mondo mostrandoci così anche gli aspetti più duri dellinurbamento e del conseguente sviluppo degli spazi urbani che in certi casi significa il crescere smisurato e scomposto delle favelas e delle baraccopoli.
A Real Collegio.
Nightscapes. Questa retrospettiva si propone di mostrare come si è evoluto il modo con cui lautore Luca Campigotto guarda alla città, dai primi scatti in bianco e nero di Venetia Obscura fino al suo ultimo lavoro, a colori, Gotham City.
A Palazzo Ducale.
Sitting on the Wall: Haikou. Il progetto fotografico è stato realizzato nella città di Haikou, dove Weng Fen vive, e affronta il tema del processo di modernizzazione e di urbanizzazione cominciato negli anni Ottanta in Cina. Le giovani ragazze ritratte di spalle guardano a questo futuro che sta trasformando radicalmente non solo il paesaggio, ma anche i suoi abitanti, e sembrano sospese in attesa di capire che cosa diventerà la Cina di domani.
A Palazzo Guinigi.
Parigi. La mostra è unanteprima dellultimo lavoro realizzato da Maurizio Galimberti e dedicato alla città di Parigi. Come sempre nella forma della pellicola istantanea, saranno presentati una selezione degli scatti più significativi realizzati e riportati nelle diverse modalità tecniche che lartista predilige: i mosaici, le polaroid singole, i ready-made e le impossible.
A Palazzo della Fondazione Banca del Monte di Lucca.
La Città Invisibile. Irene Kung ha realizzato questi scatti in diverse città del mondo: sono tutte realtà metropolitane che lautrice ha osservato e trasformato, rendendole luoghi avulsi non solo dal tessuto urbano che li circonda, ma anche dal tempo. I monumenti immortalati dalla fotografa, pur essendo riconoscibili, sembrano così immersi in unatmosfera indefinita e sospesa.
A Palazzo Guinigi.
Taking My Time. Grazie alla collaborazione tra il Photolux Festival e Cortona On The Move Fotografia in Viaggio, a Lucca sarà esposta una parte, quella dedicata alle sue visioni urbane, della retrospettiva dedicata a Joel Meyerowitz.
A Real Collegio.
Reconstruction. La mostra di Boris Mikahilov sarà composta dalle foto di due serie diverse At Dusk e Promzona realizzate a quasi 20 anni di distanza luna dallaltra. Nonostante il gap temporale, i due progetti sono accomunati dal tema che affrontano, ovvero limportanza del passato nel costruire limmagine di oggi.
A Villa Bottini.
Meadowlands. Il titolo del progetto fa riferimento a una regione e un luogo un parco sportivo e di divertimenti, nel New Jersey, a nord ovest di New York, vicino al fiume Hackensack. Ritraendo questi luoghi e i suoi abitanti, Gergely Szatmári si propone di affrontare i temi della superficialità, dellinerzia e dei suoi risultati: frustrazione, depressione, rassegnazione, rinuncia e passività totale.
A Palazzo Guinigi.
New York Sleeps. Tutti conoscono New York come la città che non dorme mai, ma Christopher Thomas con le sue fotografie ha cercato di superare il rumore che costantemente la sovrasta per cogliere lessenza della sua struttura. Le immagini ci raccontano di una New York silenziosa e soprattutto deserta.
A Palazzo della Fondazione Banca del Monte di Lucca.
SYL Support Your Locals. Il progetto è stato realizzato da Lorenzo Tricoli in collaborazione con micamera ed è dedicato al quartiere Isola di Milano, soggetto negli ultimi anni ad un intenso processo di gentrificazione che ne ha trasformato il tessuto urbano e sociale.
A Real Collegio.
Vincitori del Roberto Del Carlo Photolux Contest 2013. Il vincitore della categoria Open e i vincitori selezionati nella categoria PhotoVogue saranno in esposizione insieme ai grandi autori del Festival.
A Real Collegio e Palazzo Ducale.
City Coasts. Nelle comunità umane fotografate da Massimo Vitali ci sono tipi specifici di consuetudini sociali da osservare in alcune delle loro configurazioni caratteristiche. Gli istinti che Vitali vede nei suoi soggetti potrebbero essere la nostra più grande risorsa e capacità di recupero; potrebbero anche però essere la vera ragione della mancanza e della perdita di oggi.
Perché uniformarsi al mondo significa anche permettere al mondo di uniformarci.
A Palazzo Ducale.
World Press Photo 2013. La mostra itinerante del World Press Photo raccoglie le fotografie vincitrici dellultima edizione del concorso.
A Chiesa dei Servi.
Lucca Città delle Mura. La mostra realizzata dallArchivio Fotografico Lucchese, che vuole celebrare il Cinquecentenario del monumento simbolo della città con le foto di cinque autori toscani di epoche diverse.
A Villa Bottini.
Corviale. Andrea Boccalini per Leica Camera Italia. Attraverso il suo reportage che documenta la realtà del Corviale, un villaggio-grattacielo sito a Roma, Andrea Boccalini vuole mostrarci come al degrado urbanistico, politico e istituzionale non corrisponde necessariamente anche degrado umano.
A Real Collegio.