Pier Giorgio De Pinto / Israeli Art 1950-1980

Informazioni Evento

Luogo
CACT - CENTRO D'ARTE CONTEMPORANEA DEL TICINO
Via Tamaro 3, Bellinzona, Switzerland
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
24/09/2022

ore 17,30

Artisti
Pier Giorgio De Pinto
Generi
arte contemporanea, personale, collettiva

Mostra personale di Pier Giorgio De Pinto e mostra collettiva Israeli Art 1950-1980.

Comunicato stampa

REVELATION OF BEAUTY

Pier Giorgio De Pinto

25 settembre – 18 dicembre 2022

Vernissage: sabato 24 settembre 2022 alle ore 17:30

Mai come in questo momento storico, contraddistinto dalla perdizione in generale, l’arte assume un valore universale di bellezza, incarnando anche quel vettore politico più o meno intrinseco, in grado di risvegliare una benché minima coscienza critica nell’autore e spettatore. La metamorfosi di una guerra civile in qualcosa di mondiale verso un ordine più grande di noi ci spinge giocoforza a una maggiore riflessione dell’arte e dei linguaggi artistici all’interno del già provato panorama globale.

Pier Giorgio De Pinto (1968) tenta di farlo con la sua ennesima personale titolata LA RIVELAZIONE DELLA BELLEZZA. E lo fa senza staccarsi dal suo reale di tutti i giorni, tentando di traslare una quotidianità ormai senza voce e ascoltatori verso “un quotidiano sontuoso”, come egli stesso afferma. L’artista svizzero lo fa con una mostra sorprendente, interamente dedicata – in apparenza – alla pittura, con opere prevalentemente su carta realizzati con gouache, acquerello e matite, e laddove il processo produttivo diventa concettualmente l’opera, e l’opera stessa lo scrigno, che custodisce l’approccio umile e grandioso al quotidiano, restituito visivamente con devozione per rivelare un principio di malinconica bellezza e muoversi all'interno di un'esperienza quotidiana – come bene afferma lo stesso autore – veicolata dalle molteplici trame della pittura, dall'armonia dei soggetti e da un insieme di ritmi generati dall'atto del disegnare; ogni elemento è chiamato a prendere forma all'interno della composizione.

Qui il sontuoso diventa quella preziosità il cui valore risiede nell’intenzione con cui è percepito o mostrato. Rivelare bellezza per celebrare, tutti e contemporaneamente, i misteri dell’esistenza attraverso una rianalisi e rielaborazione del vedere risvegliando l’esercizio della messa a fuoco dell’atto stesso del guardare e del vedere.

Mario Casanova / Pier Giorgio De Pinto, 2022.

Un ringraziamento particolare va alla Repubblica e Cantone del Ticino/Swisslos, Città di Bellinzona, agli Amici e Sostenitori del MACT/CACT e ai Collezionisti e agli Artisti per il loro sostegno finanziario e culturale.

ARTE ISRAELIANA 1950 - 1980

Aharon Kahana (1905-1967) / Raffi Lavie (1937-2007) / Lea Nikel (1918-2005) / Igael Tumarkin (1933-2021)

25 settembre – 18 dicembre 2022

Vernissage: sabato 24 settembre 2022 alle ore 17:30

Parallelamente alla mostra personale dedicata a Pier Giorgio De Pinto, il MACT/CACT ospita una sezione particolare e insolita alle nostre latitudini; un omaggio alla produzione artistica israeliana dagli anni 1950 agli anni 1980.

Gli anni Cinquanta e Sessanta del 1900 sono stati ruggenti per la ricerca del segno e dei linguaggi pittorici a radice espressionista, prevalentemente nell’ambito dell’astrazione. A partire dagli anni 1940, in America si fa strada con forza l’Action painting, che vede protagonisti artisti quali Pollock, Kline, Motherwell, Twombly, Rothko e tanti altri. Questo nuovo movimento, nato dalle ceneri della figurazione moderna e figlio, in qualche modo, del duchampismo, la cui filosofia metteva interamente in discussione tutti i linguaggi artistici nella società del dopo-guerra, nonché il rapporto artista-pubblico, trova dei paralleli fondamentali anche in Israele.

Aharon Kahana, nato a Stoccarda nel 1905 e fuggito a Ramat Gan (1935) poco prima della promulgazione ufficiale delle leggi razziali contro la cultura ebraica in Europa, segna e testimonia, attraverso il suo percorso, il passaggio tra la pittura tardo espressionista e moderna, e il contemporaneo che inizia a farsi sentire negli anni 1950. La sua opera non solo rimane fondamentale nella storia della pittura israeliana, ma è da ricordare per aver aperto un orizzonte importante per la ricerca, a lui successiva, attorno al linguaggio astratto sviluppato poi da Raffi Lavie (1937-2007) o dall’artista di origini ucraine Lea Nikel (1918-2005). Lavie e Nikel marcano quell’apertura liberatoria all’emozionalità del gesto, anziché concentrarsi esclusivamente alla forma e ai suoi paradigmi, particolarità che fu anche degli americani citati prima.

Tra gli artisti storici più eclettici figura sicuramente anche Igael Tumarkin (1933-2021), pittore ma soprattutto scultore, che fa del suo procédé una sorta di perenne studio d’artista, dove sperimenta nuove vie estetiche tra figurazione e astrazione, grazie all’utilizzo di materiali diversificati e di recupero.

Mario Casanova, 2022.

Un ringraziamento particolare va alla Repubblica e Cantone del Ticino/Swisslos, Città di Bellinzona, agli Amici e Sostenitori del MACT/CACT e ai Collezionisti e agli Artisti per il loro sostegno finanziario e culturale.