Piera Benetti – Nelle cose
Fondazione Cineteca Italiana, in collaborazione con Chiara Benetti, presenta Piera Benetti. Nelle cose, una mostra con alcuni recenti lavori di Piera Benetti realizzati su vetro, carta velina e tela.
Comunicato stampa
In occasione del centenario della Grande Guerra, dall’11 al 25 febbraio 2018 presso il foyer del Cinema Spazio Oberdan a Milano, Fondazione Cineteca Italiana, in collaborazione con Chiara Benetti, presenta Piera Benetti. Nelle cose, una mostra con alcuni recenti lavori di Piera Benetti realizzati su vetro, carta velina e tela.
Piera Benetti (nata a Udine nel 1965, protagonista di svariate personali e collettive a Firenze, Verona e Venezia) pone al centro del suo lavoro l’elaborazione di un linguaggio aperto, che rompa le gerarchie della visione e traduca il reale in colore.
Nell’esposizione luoghi, animali, persone degli Altipiani trentini che si trovarono sulla linea del fronte dialogano con alcune pagine di Mrs. Dalloway, straordinario romanzo sulla vita e la morte, il tempo, la follia e la memoria, che Virginia Woolf scrive a pochi anni di distanza dal conflitto mondiale.
Rotta ogni gerarchia, superata nella lezione delle Avanguardie l'idea che sia possibile una rappresentazione unitaria del reale, le 18 opere di Piera Benetti esposte ricostruiscono i percorsi dello sguardo attraverso vaste campiture di colore lavorate in tensione che rendono il sentire nella sua complessità e simultaneità.
Le tempere e gli olii su tela, vetro e velina non sono tanto l’espressione di un’astratta bellezza, ma intendono ricostruire i percorsi di uno sguardo che contiene la complessità delle relazioni tra paesaggi, animali e uomini negli Altopiani trentini che furono teatro di guerra.
Il rimando continuo tra le tavole dai vivaci cromatismi, in dialogo tra loro, con il visitatore e con lo spazio urbano, suggeriscono l’apertura di prospettive che il reale ha in sé.
Le opere di Piera Benetti, nel riproporre la memoria di quel tragico evento, e nella complessità e simultaneità del sentire che esprimono, mostrano una profonda consonanza con il linguaggio sperimentale di una grandissima scrittrice, Virginia Woolf, di cui sono quasi una riscrittura visiva.
Per questo alle opere sono affiancati stralci delle pagine del romanzo della Woolf Mrs Dalloway (1924) - dove viene data ampia voce al trauma del conflitto che segna tragicamente un reduce di guerra - e, per la prima volta, sarà proiettato (sempre il giorno dell’inaugurazione domenica 11 febbraio, alle ore 15), l’omonimo film del 1997, l’unico tratto dal romanzo, dove il personaggio di Clarissa Dalloway è interpretato da due attrici, una delle quali è la sempre magistrale Vanessa Redgrave.
All’inaugurazione della mostra sarà presente l’artista Piera Benetti.