Pierflavio Gallina – I panni della memoria
L’artista, che lavora ormai da decenni sul tema del ricordo, per l’occasione presenterà una serie di oltre venti opere scultoree di piombo.
Comunicato stampa
Mercoledì 25 gennaio dalle ore 18.30, la Ermanno Tedeschi Gallery di Roma inaugura, in occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio 2012), la mostra personale di Pierflavio Gallina I panni della memoria, con la presentazione del catalogo.
L’artista, che lavora ormai da decenni sul tema del ricordo, per l’occasione presenterà una serie di oltre venti opere scultoree di piombo. Installate come se fossero dei veri e propri “panni”, sospesi su dei tiranti di acciaio lungo la galleria o appesi alle pareti, le sculture polimateriche si fanno di volta in volta giacche e calzoni da lavoro, su cui vengono incisi simboli che richiamano la natura, la speranza e la vita come elementi dominanti; ma anche contrassegni disonorevoli come la stella gialla, che veniva cucita sui vestiti degli ebrei durante il Nazismo, o la rappresentazione dei binari ferroviari che condussero questi alla morte. Gallina si pone dunque continuamente sul crinale tra la rappresentazione più alta dei sentimenti umani e l’indicibile, le azioni che hanno condotto l’uomo a non essere riconosciuto più come tale. Tutto ciò viene compiuto dall’artista con uno scopo preciso: chiedersi costantemente quale sia il reale dovere della memoria.
Pierflavio Gallina, artista nato in terra di Langa, è tra i più attenti interpreti contemporanei del mondo pavesiano. Trasferitosi giovanissimo a Torino, le sue opere fin da subito rivelano un alto grado emotivo di colori e di ritmi che sono ancor oggi la caratteristica di questo artista per vocazione. Ha tenuto personali in Italia ed all’Estero destando sempre un vivo interesse di pubblico e di critica. Alcune opere del pittore fanno parte d’importanti collezioni private e raccolte. L’artista è stato inserito nelle acquisizioni 1986/1992 della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris per la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea (GAM) di Torino.
La sua ricerca spazia dall'olio all'acquaforte, dal piombo al cartone vegetale intarsiato, dalla pietra alla terracotta.