Piero Gilardi – Natura lacustre
Le sale espositive di Palazzo Parasi a Cannobio ospiteranno la personale Natura lacustre di Piero Gilardi, a cura di Vera Agosti.
Comunicato stampa
Le sale espositive di Palazzo Parasi a Cannobio ospiteranno la personale Natura lacustre di Piero Gilardi, a cura di Vera Agosti. La mostra è realizzata in collaborazione con la galleria Giraldi di Livorno. L'artista è un esponente dell'Arte Povera, che si occupa di bioarte e arte ecologica fin dagli anni Sessanta, ancor prima che nascesse una coscienza ambientalista vera e propria e che le tematiche inerenti divenissero argomenti condivisi. Contrario alla mercificazione dell'arte, l’autore si è isolato dal gruppo e ha interrotto la produzione artistica fino al 1981, concentrandosi sull'arte terapia e sull'impegno transculturale in paesi stranieri. Pioniere dell'arte e del pensiero, si è poi dedicato anche alle nuove tecnologie. Famosissimi i suoi tappeti-natura, con i quali ricrea la terra con il poliuretano espanso, le installazioni interattive, le performance e i video. L’esposizione si inscrive nel quadro delle mostre pensate per valorizzare una storica costruzione risalente al XIII secolo adibita per tanti anni a luogo di giustizia e di governo. Il Palazzo della Ragione, meglio conosciuto come Palazzo Parasi, è stato perfettamente restaurato dall’Amministrazione Comunale, di concerto e sotto l’alta vigilanza della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della regione Piemonte. Si tratta di un imponente edificio che sorge a ridosso della Torre Comunale del XII secolo. Al piano terra è presente un portico coperto con volte a botte che conserva lapidi, stemmi e rilievi del XIV secolo e due tombe romane. Ai piani superiori sono state realizzate due aree destinate a spazio espositivo, una delle quali particolarmente interessante per il diretto contatto con le antiche capriate.
LA MOSTRA
La mostra accoglie circa venti opere, una selezione dei celebri tappeti-natura, con un particolare riferimento agli ambienti del Lago Maggiore, come suggerisce il titolo dell'esposizione. Ecco allora acqua, torrenti e boschi delle montagne che circondano il lago (Betulle e mele cadute, Larice e muschi, anni 2000). Ma non solo: anche il mare coi gabbiani (Volo radente, anni 2000), i frutteti (Pesche nettarine, Mele rosse e prugne, Pesche cadute, 2000) e la neve (Cavoli sotto la neve, 1974; Primi bucaneve, 2000; Neve sul bivacco, anni 2000). Queste riproduzioni fedeli della terra, create dall'artista nel poliuretano espanso, attestano il suo amore per la natura, il suo impegno e il suo appello a difenderla e preservarla. Gilardi stesso nel 1966 spiega: “Spero di poter riunire, un giorno, tutti i tappeti che sto realizzando, in un posto largo e piano, racchiuso da una cupola in forma opalescente: in quell'ambiente rarefatto l'immagine di ogni tappeto comincerà a dilatarsi e deformarsi secondo un ritmo organico incomprensibile ma accettabile”.
Una speciale seduta a forma di tronco d'albero (Controcorrente, 2013), sempre in poliuretano espanso, completa la mostra. Si tratta di un'installazione interattiva e sonora con il gorgoglio di un ruscello che scorre, con apparato tecnologico di Heinrich Vogel.
INIZIATIVA SPECIALE
In occasione della giornata nazionale Famiglie al Museo (F@Mu), domenica 9 ottobre la mostra sarà aperta con orario speciale dalle 17 alle 19 e gli operatori della Rete Museale proporranno attività ludiche e creative sui temi della mostra per i bambini in visita con le famiglie – Tel. 0323.840809 – last minute 348.7340347