Piero Gilardi / Pino Pinelli – Facoltà plastiche
L’Assessorato per i Beni e le Attività Culturali del Comune di Diano Marina in collaborazione con la Civiero Art Gallery e la Ticinese Art Gallery di Milano presenta, nella sala “R. Falchi” del Palazzo del Parco di Diano Marina, gli artisti Piero Gilardi e Pino Pinelli con la mostra “Facoltà plastiche”.
Comunicato stampa
L’Assessorato per i Beni e le Attività Culturali del Comune di Diano Marina in collaborazione con la Civiero Art Gallery e la Ticinese Art Gallery di Milano presenta, nella sala “R. Falchi” del Palazzo del Parco di Diano Marina, dal 18 marzo al 16 aprile 2023, gli artisti Piero Gilardi e Pino Pinelli con la mostra “Facoltà plastiche”.
Il progetto “Facoltà plastiche” vuol essere un tributo a due dei massimi movimenti nazionali, ma di rilevanza internazionale, l’Arte Povera e la Pittura Analitica, attraverso le ricerche dei due artisti.
Un omaggio a due massimi rappresentanti del percepito che grazie alla loro ricerca sono riusciti a determinare, influenzando e contaminando, svariate successive ricerche artistiche contemporanee.
Com’è esemplificativo nel titolo della mostra, gli artisti hanno in comune la volontà di andare al di là della superficie bidimensionale, oltrepassando così la tradizionale illusione ottica per ottenere una “irreale realtà”.
Le opere di Gilardi, i cosiddetti “tappeti-natura,” sono frammenti di ambienti naturali riprodotti intagliando un materiale innovativo e mai prima utilizzato in arte come il poliuretano espanso.
L’artista, venuto a mancare pochi giorni fa (Corriere della Sera), già dal 1965 stravolge le regole consolidate della pittura e della scultura, anticipando le tensioni ecologiche che percorrono la società fin dagli albori dell’era post-industriale e che appartengono oramai alla quotidianità.
Gilardi concepisce l’arte come una missione, mosso dalla certezza che essa possa migliorare la nostra relazione con l’ambiente, contribuendo così ad una progressiva trasformazione di una società ormai assuefatta dalla logica dei consumi e dal progresso tecnologico.
Attraverso la ricerca della Pittura Analitica, Pinelli si cimenta in un’individuale analisi della forma, tanto da assumere un aspetto quasi scultoreo e plastico.
Le sue opere sono corpi di pittura in cammino nello spazio, fluttuanti e migranti in piccole o grandi formazioni, che esaltano la fisicità tattile di un colore pulsante di vibrazioni luminose e che si impossessano della superficie, non più contenitore, ma vero e proprio mutabile palcoscenico artistico.
La pittura di Pinelli abita l’ambiente e crea legami con lo spazio. Ogni elemento dell’opera diventa un frammento di colore che con grande energia si dispone secondo movimenti e traiettorie volte a rigenerare l’ambiente circostante.