Piero Guccione – Storie della luna e del mare
Due amici che si ritrovano, in occasione degli ottanta anni di uno dei due, per festeggiare, insieme anche al pubblico degli appassionati, e rivivere un sodalizio culturale, artistico e di comune sensibilità, che data da diversi decenni. I due amici sono Marco Goldin e Piero Guccione.
Comunicato stampa
Due amici che si ritrovano, in occasione degli ottanta anni di uno dei due, per festeggiare, insieme anche al pubblico degli appassionati, e rivivere un sodalizio culturale, artistico e di comune sensibilità, che data da diversi decenni. I due amici sono Marco Goldin e Piero Guccione, che il 5 maggio festeggia appunto il suo ottantesimo compleanno.
Lo farà a Vicenza, nella nobile sede palladiana della Pinacoteca Civica di Palazzo Chiericati, dove Goldin gli ha voluto dedicare una mostra fatta di poche, selezionatissime opere degli ultimi venticinque anni, sedici in tutto, molte tra esse di grande formato. Sintesi di un percorso che dal 1988 è stato camminato insieme. Ma soprattutto il desiderio di mostrare gli esiti, tesi all’assoluto dell’immagine, al suo quasi svuotamento, contenuti nelle opere dell’ultimo quinquennio, molte delle quali inedite e mai esposte.
E’ del 1989 la prima mostra, una vasta antologica di 130 tra dipinti e pastelli, che Marco Goldin, all’epoca poco più che un ragazzo, dedicò a Piero Guccione. A ospitarla fu Palazzo Sarcinelli a Conegliano, dove Goldin in quindici anni, fino al 2002, ha dato vita a una lunghissima serie di esposizioni riservate alla migliore pittura italiana del secondo Novecento, sia figurativa, che astratta, che informale.
Da allora le esposizioni e i cataloghi, o veri e propri libri, che Goldin ha dedicato al pittore, sono stati una ventina. E assieme a Guccione, Goldin ha fatto scoprire all’Italia gli altri esponenti di quella che è stata classificata come la “Scuola di Scicli”, Franco Sarnari in testa.
In questi decenni, tra Goldin e Guccione si è andato consolidando un rapporto che travalica quello tra artista e critico, quasi filiale, di grande, reciproco affetto e rispetto. Fondato su una sensibilità comune che muove dalla descrizione del reale, con la parola e con la pittura, per dilagare nello spazio interiore.
Non è quindi un caso se si incontrano ancora una volta, adesso a Vicenza, quasi a fare sintesi di un’amicizia che si è espressa nell’applicazione costante rispetto al proprio ambito di riflessione, pittorica e critica.
In occasione delle mostra in Palazzo Chiericati, Goldin ha scelto di realizzare, per le sue edizioni di Linea d’ombra, la più ampia monografia mai dedicata a Guccione, di oltre 250 pagine complessive e comprendente oltre 130 opere illustrate a colori, dal 1957 al 2014. Essa racchiude tutti i testi, alcuni anche ampi e di ricostruzione storica del percorso, che nei decenni Goldin ha pubblicato sul pittore. Con l’aggiunta di un saggio inedito, scritto per questa circostanza, e dedicato alla produzione degli ultimi cinque anni. Quadri che occuperanno la sala più ampia di Palazzo Chiericati. In chiusura del volume, di grande formato e che sarà il secondo numero della serie iniziata con la monografia recente dello stesso Goldin su Antonio López García, apparati bio-bibliografici daranno conto, in modo aggiornato, di tutte le esposizioni sia personali che collettive. Oltre a una ampia biografia critica.
L’inaugurazione della mostra, promossa dal Comune di Vicenza e da Linea d’ombra, è prevista per venerdì 13 marzo alle ore 18, nella sede della Pinacoteca Civica di Palazzo Chiericati a Vicenza.