Piero Meogrossi – Arte e Scienza neoantica
Studi archeologici, mappe di cultura antiquaria, visioni ricostruttive disegnate dall’architetto Piero Meogrossi, già direttore SSBAR dell’Anfiteatro Flavio, rimarcano percorsi geografici e misurano in dettaglio i caposaldi primari della fondazione di Roma, la città-stato della colonizzazione Greca che nel 753 a.C. metteva a registro le più antiche conoscenze geo-astronomiche ereditate dalle culture del bacino Mediterraneo.
Comunicato stampa
Studi archeologici, mappe di cultura antiquaria, visioni ricostruttive disegnate dall’architetto Piero Meogrossi, già direttore SSBAR dell’Anfiteatro Flavio, rimarcano percorsi geografici e misurano in dettaglio i caposaldi primari della fondazione di Roma, la città-stato della colonizzazione Greca che nel 753 a.C. metteva a registro le più antiche conoscenze geo-astronomiche ereditate dalle culture del bacino Mediterraneo.
Nell’orientare le letture di terra e di cielo ricomposte col disegno ed istruite come forme labirintiche di sapienza tramite la dea Atena, i luoghi ed i temi indagati esaltano i parametri di un sistema topografico “georiferibile” tra storia, mito e simbolo: un disciplinare di archeo-astronomia riordina così uno spazio-tempo realistico interpretando in modalità sincronico-diacroniche la geografia antica contrassegnata dai maggiori topoi dell’archeologia mediterranea.
Ne emerge una storia unitariamente intesa del paesaggio e dei luoghi del Mediterraneo e dell’Europa antica la cui memoria, alimentata dai disegni di viaggio e di studio, ricerca e viene sostenuta dalle sequenze iconografiche , una sorta di viaggio “onirico” per rimarcare i confini ed i centri del labirinto geografico antico che interpreta la storia antica, “mondo Neo Antico” assimilato all’indagine messa in atto dall’antropologo culturale Aby Warburgh.
Siffatta Arte della Memoria ripercorre l’archeo-astronomia attraverso le icone della Preistoria, della Mesopotamia, Egitto, nella Creta Minoica, nella Megala Ellas ed in particolare sul campo di Roma dove viene svelato lo spazio tempo della rigenerazione antica assimilata e guidata dal ciclo trinitario di Sole, Luna e Venere.
Il commentare col disegno misurato il sogno di una Roma marcata ab urbe condita scioglie i nodi topografici primari che caratterizzano il modello di un pianificare sostenibile mentre l’invenzione gromatica insegna a gestire la misura topografica e restituisce trame che svelano in modalità inaspettata eppure assiomatica l’ordine labirintico della Forma Urbis Romae.
La tesi forte e sicura dell’architetto Meogrossi riscopre ed impone il codice dell’Axis delle Palilia per svelare i tracciati urbani nascosti a loro volta supportati dalla rete antica di Atena-Minerva su cui si dispongono le misure del fatidico 21 Aprile del 753 a.C. quando, visibilmente nel cielo di Roma, si mostrava l’allineamento naturale dei pianeti allora conosciuti, modello di un’astronomia antica in base a cui va commentata e storicizzata l’identità di Roma antica.
Tale ricerca di archeo-astronomia mediterranea si rivolge all’accademia ma soprattutto agli appassionati di Roma meno esperti , un nuovo ordine democratico per rivalutare, tutelare e valorizzare la Polis antica in rapporto ai bi-sogni di quella futura che, specie oggigiorno, necessita nuovi confronti con le scoperte archeologiche degli ultimi anni.
Il campo archeologico di Roma centrale, ma anche quello delle periferie lontane dal colle Palatino e dalla valle del Colosseo, delinea dunque l’identità topografica derivabile dalla rete monumentale antica capace di condizionare la storia ed il paesaggio, modalità e letture diversamente funzionali soggette al dinamismo della pratica gestionale dell’ambiente urbano e dei territori degradati che devono trovare modalità unitariamente intese se si vuole davvero favorire la rinascita del Bene Comune e generare nuove proposte di sviluppo per l’ Italia-Cultura in Europa e non solo.
Reperti e trame emergenti da siffatta rete labirintica ordita con la sapienza di Atena-Minerva devono coinvolgere concretamente i cives di Roma, capitale del terzo millennio occidentale, e promuovere confronti per un diverso Gran Tour dell’Europa, progetti e mercati per una Cultura sostenuta dalla manutenzione che tutela e valorizza l’immenso patrimonio di Roma, recupero dei Labirinti della Memoria Mediterranea per supportare meglio la visione antropologica dello Spazio-Tempo Neo Antico.
PARTECIPANO E COMMENTANO LA CONFERENZA:
MARCO ANCORA Direttore del C.I.S.I.
MARISA RANIERI PANETTA Archeologa, Giornalista de L’Espresso
MOSTRA ESPOSITIVA DI ALCUNI DISEGNI ORIGINALI E SCRITTI ATTINENTI LE TESI DEL CONFERENZIERE